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Catturato grazie al decreto coronavirus, il boss della ‘ndrangheta Cesare Antonio Cordì

Nelle strade strade deserte per il decreto ‘Io resto a casa’ i movimenti dei fedelissimi del boss che gli portavano da mangiare non sono passati inosservati. È stato catturato grazie al decreto coronavirus il boss di ‘ndrangheta, latitante, Cesare Antonio Cordì, signore della cosca della Locride da tempo nel mirino delle autorità inquirenti calabresi. Si nascondeva in una villetta a Bruzzano Zeffirio.
A cura di Angela Marino
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Nelle strade strade deserte per il decreto ‘Io resto a casa' i movimenti dei fedelissimi del boss che gli portavano da mangiare non sono passati inosservati. È stato catturato grazie al decreto coronavirus il boss della ‘ndrangheta latitante, Cesare Antonio Cordì, signore della cosca della Locride da tempo nel mirino delle autorità inquirenti calabresi, che si sono mosse prontamente per verificare una villetta sospetta a Bruzzano Zeffirio (Reggio Calabria), dove i sodali di Cordì erano diretti quando sono stati notati dai carabinieri.

Così Cesare Antonio Cordì, esponente di spicco della ‘ndrangheta della Locride è stato catturato nel covo della sua latitanza. I movimenti sospetti intorno alla villetta e una sigaretta accesa accanto alla finestra in quella che, apparentemente, era un'abitazione disabitata, hanno destato i sospetti delle pattuglie. In tempi brevissimi la compagnia di Locri, con il supporto del comando provinciale e dei Cacciatori di Calabria, l'operazione per catturare il boss è stata organizzata e la zona attorno alla villetta è stata circondata. Cordì ha tentato di fuggire da un'uscita secondaria ma è stato bloccato dai Cacciatori di Calabria.

Il 42enne è ora in carcere in attesa di affrontare le accuse contro di lui. A Cordì è stato contestato il trasferimento fraudolento di valori, aggravato dall’aver favorito l’associazione mafiosa. L'inchiesta dell'aggiunto, Giuseppe Lombardo, aveva già fatto scattare operazioni che avevano messo in ginocchio il clan reggino, che a Locri aveva le mani sulle principali attività commerciali, dalla distribuzione del pane a servizi funebri e cimitero, fino ai cantieri edili.

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