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Bologna, bambina di 2 anni salvata dal tumore. “Rischiava di soffocare”

All’ospedale di Bologna una bambina di 2 anni è stata salvata da un cancro: “La massa comprimeva i vasi del collo e l’arco dell’aorta”. “Quando i medici sono usciti dalla sala operatoria e hanno detto che era andato tutto bene, quasi non mi sembrava possibile e mi sono fatta ripetere la stessa cosa per due volte” dice commossa la nonna della piccola.
A cura di Biagio Chiariello
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Una bimba di 2 anni è stata salvata da un tumore, dal quale rischiava di essere soffocata. L’intervento salva-vita al Sant’Orsola di Bologna. La piccola è arrivata in Italia da Bucarest, dove le avevano diagnosticato un tumore toracico e cervicale. L’equipe medica che ha eseguito l’intervento ha spiegato: “La massa comprimeva i vasi del collo e l’arco dell’aorta”. L’operazione è durata 6 ore. È stata preziosa la vicinanza della nonna.

Quando i medici sono usciti dalla sala operatoria e hanno detto che era andato tutto bene, quasi non mi sembrava possibile e mi sono fatta ripetere la stessa cosa per due volte – spiega al Resto del Carlino la donna, che ha vissuto per tredici anni in Italia –. Abbiamo sofferto tanto e adesso finalmente, grazie a questi angeli di Dio, sì li chiamo così, io e mia figlia abbiamo potuto dare la bella notizia al padre che è rimasto a casa con l’altra gemellina. Nel nostro Paese la bambina ha fatto tre cicli di chemio, ma non sarebbe stata operata. Allora ho cercato in Italia un centro specialistico e ho trovato il professor Mario Lima al quale al telefono ho subito detto sono una nonna disperata", ha raccontato commossa.

Il neuroblastoma, originato da alcune cellule del sistema nervoso, è stato asportato. L’intervento è andato a buon fine, così familiari e medici esprimono la propria soddisfazione. “Siamo riusciti a togliere l’intera massa tumorale che comprimeva i vasi del collo, quelli che portano il sangue al cervello, e spostava anche l’arco aortico e per questo è stata necessaria la collaborazione del cardiochirurgo. La bambina rischiava di soffocare“, ha spiegato il professor Lima, direttore della Chirurgia pediatrica. Il medico ha poi tenuto a ricordare e ringraziare i colleghi: “Importante anche il ruolo degli anestesisti, con noi era presente Maria Teresa Cecini. Ora la bimba è nella rianimazione pediatrica diretta da Fabio Caramelli”.

C’è da dire che i medici hanno dovuto anticipare l’intervento rispetto alla data prefissata. La piccola, infatti, appena arrivata al Policlinico ha avuto una crisi respiratoria. Per questo motivo, gli specialisti hanno deciso di agire subito. “Siamo arrivati appena in tempo, perché mentre la nonna mi mandava via mail la documentazione clinica, era necessario anche ricevere il modulo europeo con cui il governo rumeno si impegna a pagare le spese dell’intervento”, ha aggiunto il professor Mario Lima. “Ora che il Sant’Orsola è diventato Ircss per la chirurgia e l’oncologia, questi interventi multidisciplinari, con pazienti che arrivano da Paesi europei, diventeranno quasi la norma. Questo sulla bimba, durato quasi 6 ore, fa da apripista”, ha tenuto a sottolineare.

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