4 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Body builder muore a 33 anni in casa per un malore, per la perizia è abuso di doping

La perizia del medico legale incaricato dai pm genovesi conferma i sospetti che già in un primo momento erano emersi dopo la morte dell’uomo in casa a Tiglieto.
A cura di Antonio Palma
4 CONDIVISIONI
Immagine

Un infarto "dovuto all'assunzione di farmaci dopanti", così sarebbe morto il Body builder ligure trovato senza vita nell’estate scorsa a 33 anni in casa sua a Tiglieto, nell'entroterra di Genova. È questa infatti la conclusione a cui è giunta la perizia medico legale disposta dalla Procura del capoluogo ligure che sta indagando sui fatti. La perizia redatta dal medico legale incaricato dai pm genovesi, Maria Lucrezia Mazzarella, conferma dunque i sospetti che già in un primo momento erano emersi circa l’abuso di sostanze dopanti e vietate. Il pubblico ministero Giovanni Arena infatti aveva aperto un'inchiesta ipotizzando il reato di omicidio colposo a carico di ignoti dopo che nell’abitazione del 33enne erano stati trovati medicinali proibiti, in alcuni casi considerati vere e proprie droghe nel sistema sanitario italiano.

Il corpo senza vita del 33enne F. C. era stato rinvenuto sera del 10 agosto scorso nella sua casa di Tiglieto, dove si era trasferito da alcuni mesi, a seguito dell'allarme lanciato dalla sua fidanzata. In casa i carabinieri avevano trovato numerose scatole di medicinali, alcuni riservati a pazienti oncologici e dunque vietati senza ricetta medica. Il sospetto che fossero proprio quei medicinali ad aver causato il malore fatale è stato confermato ora dalla perizia. Conferma ulteriore sulla causa di morte anche una consulenza tossicologica che ha accertato la presenza dei medicinali nel sangue. Ora i carabinieri e la magistratura stanno cercando di capire dove l’uomo sia entrato in contatto con il doping e come si sia procurato quei medicinali.

Il sospetto è che l’uomo possa aver seguito un vero e proprio trattamento prescritto da qualcuno. Si sa che il body builder frequentava una palestra a Genova e una in Basso Piemonte e per questo i militari stanno cercando di capire se attorno a questi centri anche altre persone usavano i medesimi medicinali. L'altro sospetto infatti è che ci possa essere un giro di medici compiacenti che, tramite le palestre, fornisce ricette di farmaci venduti a pazienti oncologici. Al momento gli inquirenti stanno setacciando telefoni e apparecchi informatici del trentenne per capire se tra i contatti ci possa essere ciascuno con cui parlava dei farmaci.

4 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views