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Blitz contro la pedopornografia online: foto e video di abusi anche su neonati, 3 arresti

Venti denunciati, tre arresti in flagranza per detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico e istigazione a pratiche di pedofilia, e numerosi stranieri segnalati alle autorità degli Stati di residenza: è il bilancio dell’operazione “Scacco matto” contro la pedopornografia online condotta dalla Polizia in diverse regioni e coordinata dalla Procura di Catania.
A cura di Susanna Picone
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Una vasta operazione contro la pedopornografia online è stata condotta dalla polizia e coordinata dalla Procura Distrettuale di Catania. Tre persone sono state arrestate in flagranza per detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico e istigazione a pratiche di pedofilia, complessivamente venti i denunciati e numerosi stranieri segnalati alle autorità degli Stati di residenza. È questo il bilancio dell'operazione "Scacco matto" condotta dalla polizia in diverse regioni italiane. Sono scattati sequestri e perquisizioni in tutto il Paese: oltre 100 gli esperti della polizia postale che sono al lavoro a Bolzano, Brescia, Catania, Chieti, Como, Lecco, Milano, Napoli, Parma, Pisa, Roma, Savona, Sassari, Torino, Treviso e Varese oltre che in altre città fuori dall’Italia.

Indagini in Italia e all'estero su scambio di foto e video di abusi su minori – L'indagine è frutto di una lunga attività sotto copertura, con gli indagati che utilizzavano sistemi di anonimi come Tor e Vpn e servizi di messaggistica crittografata per scambiarsi foto e video pedopornografici, catalogati in base a criteri di età, sesso ed etnia, con contenuti raccapriccianti di abusi su minori, anche su neonati, alcuni dei quali vittime di pratiche di sadismo. In diverse occasioni gli indagati condividevano racconti di loro esperienze sessuali con minori. Grazie a una meticolosa ricerca, raccolta e analisi dei dati, durante le indagini gli agenti della polizia postale di Catania e del centro nazionale di contrasto alla pedofilia online di Roma sono riusciti anche a localizzare alcuni dei luoghi degli abusi e a identificare tre vittime.

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