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Bimbo di un anno in arresto cardiaco: è in rianimazione. Aveva fratture sul corpo ed era in ipotermia

In ospedale a Perugia ci è arrivato avvolto in una coperta bagnata. La madre ha spiegato ai medici di avergli gettato addosso dell’acqua par farlo riprendere dopo che stava soffocando mentre stava mangiando un biscotto. Sul corpicino i medici hanno trovato fratture pregresse: alla testa, all’omero e al braccino.
A cura di Biagio Chiariello
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Un bimbo di anno, residente a Perugia, è giunto ieri 15 maggio, intorno alle 9.30, al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria della misericordia a bordo di un’ambulanza: non respirava più. Era in arresto cardiaco e in ipotermia. Per ben sette minuti è stato letteralmente tra la vita e la morte, ma le capacità dei rianimatori e del personale del pronto soccorso sono riusciti a strapparlo alla morte. Le circostanze che hanno quasi causato la morte del piccolo sono al vaglio degli inquirenti. Secondo quanto si legge sul Corriere dell'Umbria, infatti, i medici del nosocomio perugino oltre ad avergli salvato la vita, lo hanno sottoposto a diversi esami diagnostici che hanno rivelato la presenza di fratture pregresse. In particolare, dagli accertamenti diagnostici dei quali riferisce la
procura della Repubblica in un comunicato, è emerso che a marzo era già stato ricoverato per una frattura all'omero. Gli esami hanno portato alla luce anche un frattura alla testa
e una tumefazione nella stessa area. Intanto ora è ricoverato nel reparto di terapia intensiva neonatale: ciò che è più importante è che gli stessi medici avrebbero notato qualche flebile segnale di ripresa nelle ultime ore.

La mamma: "Stava soffocando mangiando un biscotto"

Nella speranza che possa riprendersi a pieno, resta da chiarire cosa è accaduto ieri. Secondo quanto emerge, la mamma di origini nordafricane, una volta arrivata in ospedale avrebbe raccontato che il piccolo stava soffocando mentre stava mangiando un biscotto. A quel punto avrebbero tentato di scuoterlo per far sputare il bolo che gli impediva di respirare e poi gli avrebbero gettato addosso dell’acqua per farlo riprendere e poi gli avrebbero avvolto una coperta perché lo sentivano freddo. E infatti il bimbo è arrivato all'ospedale in una coperta inzuppata di acqua. Come detto era in ipotermia con una temperatura corporea che si aggirava attorno ai 33 gradi.

Si muove la procura dei minori

Ora toccherà alla magistratura valutare cosa possa essere accaduto: gli atti sono stati trasferiti alla procura dei minori che dovrà decidere se aprire o meno un fascicolo d’indagine, ma anche perché sempre stando a quanto si apprende sul corpo del bimbo sarebbero stati trovati segni di pregressi traumi.

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