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Bari, accoltellato e ucciso in strada, 17enne confessa: “Mi sono difesa, voleva uccidere me e mamma”

Ha confessato l’omicidio davanti agli inquirenti la ragazza di 17 anni che ha colpito con un coltello, uccidendolo, Giuseppe Di Mattia, 45enne pregiudicato, morto nella notte tra giovedì e venerdì scorso. La giovane, ferita al volto dall’uomo, ha spiegato di aver difeso se stessa e la madre dall’uomo che le aveva aggredite armato di coltello.
A cura di Chiara Ammendola
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Ha confessato in Questura a Bari dove si è recata spontaneamente ieri pomeriggio insieme alla madre la ragazza di 17 anni che ha colpito con un coltello e ucciso Giuseppe Di Mattia, al culmine di una lite avvenuta giovedì sera nel quartiere Libertà a Bari. La giovane ha spiegato di aver difeso lei e la madre dall'uomo che, armato di coltello, si era scagliato contro di loro riuscendo anche e ferire gravemente lei al volto. Tra la vittima e la madre della 17enne sembra ci fossero antichi dissapori dovuti a questioni economiche.

Mi sono dovuta difendere: la ragazza ferita al volto in modo permanente

L'omicidio si è consumato in via Ravanas a Bari, nella zona del quartiere Libertà, dove la vittima stava passeggiando, proprio nei pressi dell'abitazione delle due donne. È qui, stando al racconto della 17enne, che avrebbe incontrato madre e figlia con le quali sarebbe iniziato un litigio: in particolare, il 45enne, con precedenti per estorsione, lesioni personali e rapina, si sarebbe scagliato contro la donna, sua lontana parente, con un coltello. A quel punto sarebbe intervenuta la ragazza che è poi stata colpita al volto dall'uomo con l'arma da taglio: la donna si è quindi scagliata contro di lui per difendere la figlia e il coltello è caduto a terra. Ad afferrarlo è stata la minore che ha colpito De Mattia ferendolo a morte.

Questioni economiche alla base del litigio

L'uomo, soccorso immediatamente, è stato portato in ospedale al Policlinico dove è morto poche ore dopo. Intanto la ragazza è stata portata in ospedale per essere sottoposta a un delicato intervento chirurgico necessario a ricucire la ferita provocato dall'uomo al volto che le ha provocato lesioni gravi con sfregi permanenti. "Voleva uccidere me e mia madre e mi sono dovuta difendere", ha raccontato in lacrime la ragazza assistita durante l'interrogatorio dall'avvocato Massimo Chiusolo che ha attribuito il gesto della giovane alla legittima difesa di se stessa e della madre. Le indagini erano state affidate alla procura ordinaria e sono ora passate a quella minorile: al momento la minore è indagata per omicidio.

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