5.321 CONDIVISIONI

Auto contro tir, Giorgio muore a 31 anni, 14 dopo l’omicidio del fratello. Il papà: “Perché a noi?”

Incidente mortale a Padova, dove il 31enne Giorgio Cusin è deceduto dopo che con la sua auto si è scontrato frontalmente contro un tir per cause che sono ancora in via di accertamento. Quattordici anni fa suo fratello Giuseppe è stato accoltellato in un parco. Il dolore del papà Edoardo: “Non so cosa accadrà ora, mi ci sono voluti anni per uscire dal tunnel della morte di Giuseppe e ora anche Giorgio non c’è più”.
A cura di Ida Artiaco
5.321 CONDIVISIONI
Immagine

Drammatico incidente a Padova, dove un ragazzo di soli 31 anni, Giorgio Cusin, è morto dopo che con la sua auto si è schiantato frontalmente contro un tir per cause che sono ancora in via di accertamento. Il ragazzo stava percorrendo lo svincolo di corso 13 Giugno verso corso Australia a bordo della sua Fiat Panda quando si è verificato l'impatto che non gli ha lasciato scampo. Proveniva da Vigodarzere e andava in direzione del centro città. Probabilmente stava tornando a casa, a Chiesanuova, dove abitava al civico 10 di via Einstein. Il parabrezza della vettura è andato in frantumi, gli airbag sono esplosi, il paraurti anteriore e il cofano sono completamente rientrati in un groviglio di lamiere. E lui è deceduto sul colpo. Quando sono arrivati i soccorsi non c'era più nulla da fare.

Il conducente del camion, sotto choc per l’accaduto, è invece rimasto gravemente ferito e trasportato all’ospedale. Come mai l’automobile del giovane abbia invaso la carreggiata opposta andando a scontrarsi con il mezzo pesante non è ancora chiaro. Potrebbe essersi trattato di una distrazione da parte del trentunenne oppure di un malore improvviso. Ma le indagini sono ancora in corso.

La morte di Giorgio è una tragedia nella tragedia. Quattordici anni fa, infatti, è morto il fratello, Giuseppe, accoltellato a morte al parco di Mortise. Il papà dei due, Edoardo, non si dà pace. "Non sappiamo ancora nulla di cosa possa essere accaduto e ancora non l’abbiamo visto, era un ragazzone alto più di un metro e 90 ed era in perfetta salute, non riesco a pensare che possa aver avuto un malore – ha detto al quotidiano Il Gazzettino – penso più a una distrazione anche perché Giorgio era prudente, faceva quella strada quattro volte al giorno da casa all’ufficio e non correva perché voleva evitare multe. Non so cosa accadrà ora, mi ci sono voluti anni per uscire dal tunnel della morte di Giuseppe e ora anche Giorgio non c’è più".

5.321 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views