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Fermata la madre del piccolo Loris: è accusata di omicidio

Fermata Veronica Panarello, la madre del piccolo Loris. Sottoposta a fermo giudiziario con l’accusa di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere.
A cura di Susanna Picone
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È stata fermata Veronica Panarello, la mamma del piccolo Andrea Loris Stival, il bambino di 8 anni di Santa Croce Camerina ucciso sabato 29 novembre nel Ragusano. Secondo il pm che l'ascoltata insieme al marito durante tutta la giornata dell'8 dicembre la donna avrebbe ucciso il piccolo strangolandolo. Nel corso delle oltre 6 ore di faccia a faccia la giovane non avrebbe fornito chiarimenti circa le incongruenze nelle sue dichiarazioni. Il marito aveva dichiarato agli inquirenti: "Se è stata davvero lei mi cade il mondo addosso, non ci posso credere". Secondo le prime fonti l'accusa sarebbe di omicidio aggravato dal legame di parentela. Un omicidio che si sarebbe consumato attraverso l'utilizzo delle ormai note fascette da eletticista usate per stringere il collo del piccolo fino a soffocarlo. Sempre secondo quanto emerso in queste ore la donna avrebbe poi cercato di occultare il corpo gettandolo nel canalone in contrada Mulino Vecchio a due chilometri circa dal centro di Santa Croce Camerina. Entro 48 ore dalla notifica del provvedimento, avvenuto questa notte, il pubblico ministero dovrà chiedere al gip la convalida del fermo e, se ritiene, l'emissione di una misura cautelare. Nel caso della mamma del piccolo Loris, sembra scontato, data la gravità dei reati contestati (l'omicidio volontario aggravato è punito con l'ergastolo), che il pm chiederà la custodia cautelare in carcere.

Nessun complice. Sempre secondo le prime indiscrezioni la donna avrebbe agito da sola senza l'ausilio di complici. L'avvocato Francesco Villardita ha prontamente dichiarato: "La mia assistita è un'indagata ma questo non significa che sia colpevole" – e ha proseguito – "è stato notificato un provvedimento di fermo per omicidio aggravato e occultamento di cadavere ". La Panarello sarà trasferita in Questura e qui trascorrerà la notte e domani sarà sentita dalla procura che valuterà anche se confermare il fermo. Il marito, Davide Stival, è stato invece riportato a casa.

Le prime reazioni dei parenti. "Chiusi in un doppio e immenso dolore". Commenta così la  zia del padre di Loris, Antonella Stival, alla notizia del fermo della madre del piccolo.

La donna, una 25enne che oltre a Loris ha anche un altro figlio di 4 anni, aveva raccontato di aver portato il bambino sabato mattina a scuola e di non averlo ritrovato quando è tornata alla fine delle lezioni. Ha lanciato l’allarme ma, dopo poche ore, il corpo del piccolo Loris è stato ritrovato da un cacciatore, Orazio Fidone. Era stato strangolato con un laccio di plastica e abbandonato in un vecchio mulino. Per trovare l’assassino di Loris Stival gli investigatori hanno guardato i filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti nel paese del Ragusano e da quelle immagini il racconto della donna sembrerebbe essere stato smentito. Gli inquirenti hanno anche effettuato con la madre del bambino lo stesso percorso che la donna sostiene di aver fatto la mattina di sabato per accompagnare il figlio a scuola. Un accertamento volto a verificare la testimonianza della donna.

Veronica Panarello è stata portata alla Procura della Repubblica di Ragusa lunedì 8 dicembre per essere sottoposta a nuove domande: le dichiarazioni rese dalla donna in questi giorni, infatti, non coincidono con la ricostruzione effettuata dagli inquirenti. Nell'auto della polizia che l'ha prelevata dalla sua abitazione c'era anche il marito, Daniele Stival. La donna è stata sentita come "persona informata dei fatti” dal procuratore capo Carmelo Petralia e dal sostituto Rota che si sta occupando delle indagini sulla morte del piccolo Loris. Nelle ultime ore tra gli investigatori si era fatta strada l'ipotesi che fossero state due le persone coinvolte nel delitto. Secondo il Corriere di Ragusa i due assassini si sarebbero coperti a vicenda “dopo aver strangolato il bambino con una fascetta di plastica, di quella in uso tra gli elettricisti”. Del possibile coinvolgimento di un altro uomo si sussurra nel centro della provincia di Ragusa sconvolto per la morte del bambino.

Omicidio Loris, i dubbi sulla madre

Anche dai verbali dell’interrogatorio di Veronica Panarello sarebbero emerse delle incongruenze riguardo la ricostruzione di quanto accaduto sabato mattina, dall’orario in cui avrebbe accompagnato Loris a scuola alla sua partecipazione a un corso di cucina fino al giallo di un sacchetto di rifiuti. È poi emerso, nel corso delle successive indagini, che la Polo di Veronica Panarello non avrebbe mai raggiunto la mattina di sabato la scuola frequentata dal piccolo. C’è poi il mistero sulle fascette di plastica che la donna ha restituito alle maestre di suo figlio: un elemento che assume particolare rilevanza perché, da quanto emerso dall’autopsia, è proprio con una fascetta da elettricista che è stato ucciso Loris. E quelle fascette consegnate dalla mamma alle insegnanti sarebbero compatibili con quella usata per strangolare il bambino.

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