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Mistero sull’omicidio del piccolo Loris: ecco tutte le incongruenze

Sabato mattina il piccolo Loris è andato a scuola o è rimasto a casa? Perché la ricostruzione della madre non coinciderebbe con le telecamere di sorveglianza? Che fine ha fatto il suo zainetto e chi ha messo degli slip davanti la scuola elementare? Infine, Loris, un bimbo assai diffidente, sarebbe mai salito in auto con uno sconosciuto?
A cura di Fabio Giuffrida
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Le prossime ore potrebbero essere decisive per la risoluzione del caso che vede protagonista un bimbo di 8 anni, strangolato a Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa. Al momento gli inquirenti non sono riusciti a tracciare un profilo dell'assassino anche se l'attenzione sembra essersi spostata dal cacciatore alla madre di Loris. Quest'ultima, infatti, stando ad alcune registrazioni video di telecamere private collocate nei pressi della loro abitazione, non avrebbe raccontato tutta la verità: perché? Se la madre, e anche il suo avvocato, continuano a ribadire che il piccolo sia stato portato a scuola e che la donna è certamente parte lesa di questa terribile tragedia, le telecamere – stando alle prime indiscrezioni – direbbero il contrario. Veronica, infatti, sarebbe uscita di casa con i due figli, avrebbe gettato la spazzatura e poi avrebbe sbattuto nervosamente la portiera della macchina. Sulla sua auto Loris non sarebbe mai salito: pare, infatti, che la vittima abbia deciso di tornare indietro, verso il portone di casa. E' doveroso sottolineare, però, che la qualità delle immagini, stando a chi li avrebbe visionati, non è affatto eccellente e per questo si potrebbe rischiare di prendere un grande abbaglio. Se fosse così, invece, la versione della madre verrebbe totalmente smentita dai fatti. Per la titolare del chiosco, intervistata da Fanpage.it, il giorno della scomparsa Loris non sarebbe passato da loro.

Il giallo degli indumenti intimi e dello zainetto – Davanti al cancello della scuola materna che frequentava il bimbo di 8 anni sono stati ritrovati degli slip che inizialmente si pensava potessero appartenere proprio a lui. La madre, però, ha categoricamente smentito e dunque non le ha riconosciute. Nella serata di martedì quegli slip non c'erano affatto: sono comparsi misteriosamente mercoledì mattina e così sono stati prelevati dagli inquirenti che hanno fatto tutte le verifiche del caso. Ma chi ha messo quegli indumenti intimi davanti al cancello della scuola materna? Non avrebbe potuto rischiare di essere inquadrato dalle telecamere che circondano la zona? Non avrebbe rischiato di essere visto dai tanti giornalisti che da giorni stazionano a Santa Croce Camerina? Potrebbe trattarsi di un depistaggio oppure potrebbe essere opera di un mitomane? Altro dubbio: che fine ha fatto lo zainetto blu del piccolo Loris? Non è stato trovato sul luogo del delitto né a questo punto nell'abitazione della famiglia che è stata perquisita, o meglio dire si è trattato di "un atto di iniziativa della polizia giudiziaria".

Loris era diffidente e timido – Era un bambino che, come raccontano tutti coloro che lo conoscevano bene, non dava molta confidenza, era sempre molto diffidente e, di conseguenza, non si sarebbe mai fidato di uno sconosciuto. In altre parole, non avrebbe mai fatto un viaggio dalla scuola materna alla contrada Mulino Vecchio con una persona che non conosceva o di cui non si fidava, non sarebbe mai salito su quella macchina. Ed è certamente da escludere che possa aver fatto oltre 4km a piedi per raggiungere una zona, quella del Mulino Vecchio, nella quale si trova soltanto un vecchio mulino, pressoché disabitato (il proprietario si reca lì soltanto alcune ore, di mattina, dopo essere andato ad omaggiare la moglie al cimitero).

In paese tutto tace – A Santa Croce Camerina pare che nessuno abbia visto qualcosa di rilevante, che possa essere utile agli investigatori per fare chiarezza su un giallo che ormai prosegue da giorni. Come è possibile che in un paese di appena 10 mila abitanti nessuno sappia dire con certezza se il piccolo sia stato visto nei pressi della scuola materna? "Non siamo omertosi" ha dichiarato il Sindaco di Santa Croce Camerina Franca Iurato ai microfoni di Fanpage.it.

Il mistero delle fascette – La madre di Loris avrebbe consegnato alle maestre alcune fascette da elettricista che il piccolo avrebbe usato per un esperimento a scuola. Una notizia che la preside ha commentato così ai microfoni di Fanpage.it: "Pare che il bambino abbia chiesto queste fascette, dice la madre, per un esperimento di scienze. Una storia che la mamma ha raccontato in occasione della visita delle due insegnanti che sono andate a trovare i genitori. La madre ha chiesto: ‘E' vero che dovevate fare un esperimento con queste fascette da elettricista?', ‘Quali fascette?' hanno replicato le insegnanti. Queste cose, infatti, non le abbiamo mai chieste, è impensabile, è una cosa molto pericolosa. Noi al massimo abbiamo fatto esperimenti con carta". Poi Giovanna Campo, che dirige l'istituto scolastico "Falcone e Borsellino", ha aggiunto un ulteriore dettaglio: "Dopo che la madre ha consegnato queste fascette alle maestre, pare che il padre abbia chiamato subito i carabinieri per avvertirli. E, visto che le insegnanti non erano ancora state ascoltate, hanno chiesto a loro di portarle agli inquirenti". Stando alle ultime indiscrezioni, come riporta l'Ansa, sarebbero compatibili "con quella utilizzata per strangolare Loris le fascette di plastica che la mamma del bambino ha consegnato nel pomeriggio di lunedì scorso alle due maestre".

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