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Loris ucciso con un laccio di plastica. I genitori: “Basta fango su di noi”

Nuovi rilievi su luogo del delitto. Perquisita anche la casa di campagna del cacciatore, l’uomo che ha ritrovato il corpo del piccolo. Un filmato dimostra che Loris, ucciso sabato a Santa Croce Camerina, non è mai stato lasciato davanti a scuola dalla madre.
A cura di Biagio Chiariello
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AGGIORNAMENTO ORE 12.55-Scoperta l'arma del delitto – Andrea Loris Stival è stato ammazzato, strangolato, con una fascetta di plastica da elettricista. Sarebbe questa la causa, secondo quanto si apprende, della morte del bambino per "asfissia da strangolamento" citata dalla Procura di Ragusa. Nel frattempo è stato svolto un nuovo sopralluogo della polizia scientifica nel luogo dove il piccolo è stato ucciso. Gli agenti hanno eseguito nuovi rilievi, ricontrollando il canalone in cemento armato in contrada Mulino Vecchio di Santa Croce Camerina, Ragusa, dove era stato trovato il corpo.

“Basta alle voci da cortile e alle bugie” che ci “hanno feriti e uccisi”. Veronica Panarello e Davide Stivali, i genitori del piccolo Loris, in un colloquio con il quotidiano La Sicilia, pretendono "rispetto per una famiglia che soffre", sottolineando di avere "piena fiducia nella magistratura". Gli investigatori chiedono alla mamma del bimbo di fare chiarezza. Lei continua ad insistere sulla versione originaria: "Io ho lasciato mio figlio vicino alla scuola, è uscito con me da casa  e quando sono andato a riprenderlo all'uscita, Loris non c'era. Quante volte ve lo devo ripetere?”. Una versione però che alcuni filmati sembrano incrinare. Le immagini mostrerebbero infatti Loris che una volta uscito dal portone, successivamente rientra nella palazzina di via Garibaldi 82.

Casa Stival perquisita

“Le cose sono andate così, questa è la verità. Noi non ci dobbiamo difendere da niente, non abbiamo nulla da nascondere”, dice Davide Stival. L'unica cosa che afferma di pretendere l’uomo, un autotrasportatore 29enne che sabato scorso era in viaggio fuori Sicilia, è la verità, perché noi vogliamo che venga trovato non "un" colpevole, ma "il" colpevole. Ieri la polizia e carabinieri hanno effettuato una perquisizione nell'abitazione dei genitori di Loris Stival, autorizzata dalla procura di Ragusa, che in serata ha annunciato l'iscrizione nel registro degli indagati di una persona per il delitto. 

Omicidio Loris, c'è un indagato

"Oltre al fascicolo a carico di ignoti c'è l'iscrizione nel registro degli indagati di una persona ma per adesso non possiamo dire chi sia", dice il procuratore di Ragusa Carmelo Petralia. "Che ci siano attività in questo momento – ha aggiunto – non vuol dire che si stia indagando una singola persona. Tali attività servono per l'acquisizione di elementi utili per il prosieguo delle indagini". L’indagato non è Veronica. "La signora non è assolutamente soggetto sottoposto a indagine. Questo ve lo posso garantire e assicurare – ha detto uscendo dall'abitazione degli Stival l'avvocato della signora, Francesco Villardita -. Questa non è una perquisizione, è una ricerca di elementi utili alla soluzione del caso. La signora sta per come può stare una madre che ha perduto un figlio, e non ci sono indagini su di lei". E’ Orazio Fidone, il cacciatore che sabato scorso ha scoperto il cadavere di Loris in un canalone di Punta Braccetto, l'unico indagato, come atto dovuto, dalla Procura di Ragusa per sequestro di persona e omicidio. Ieri gli esperti della scientifica hanno bussato alla sua porta ed effettuato una perquisizione.

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