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Ape social, l’anticipo pensionistico esteso ad altre 4 categorie di lavoratori

La commissione Bilancio della Camera ha approvato l’emendamento alla manovra con il quale si allarga la platea dell’Ape social. L’anticipo pensionistico viene esteso a quattro categorie (braccianti, siderurgici, marittimi e pescatori) per un totale di 15. Per le donne sconto di un anno su ogni figlio avuto durante l’età lavorativa.
A cura di Stefano Rizzuti
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Si allarga la platea dell’Ape social: il meccanismo per l'anticipo pensionistico viene esteso a quattro nuove categorie di lavoratori rispetto alle 11 già previste, arrivando così a un totale di 15. La commissione Bilancio della Camera ha approvato l’emendamento alla manovra presentato ieri dal governo e ha esteso anche a braccianti, siderurgici, marittimi e pescatori l’Ape social. Si tratta delle stesse categorie per cui il Senato ha deciso di bloccare l’allungamento dell’età pensionabile.

Per le donne lavoratrici aumenta ad un anno per ogni figlio, per un massimo di due anni, lo sconto sui requisiti richiesti per accedere all’Ape. Con l’attuale legge la riduzione dei requisiti prevista è di sei mesi per ogni figlio, si va quindi incontro a un raddoppio. Per quanto riguarda l’eventuale estensione dell’Ape social agli anni successivi al 2018 viene invece istituito il “Fondo Ape sociale” con dotazione di 17,4 milioni di euro per il 2019, 12,1 milioni per il 2020, 14,4 milioni per il 2021, 6,6 milioni per il 2022, 7,9 milioni per il 2023 e 5 milioni a decorrere dal 2024. Questi fondi verranno disciplinati “con specifico e successivo intervento legislativo”.

L’accesso all’Ape social sarà limitato ai licenziati o a coloro che si sono dimessi per giusta causa o a cui è scaduto il contratto a tempo indeterminato. Per questi ultimi sarà necessario aver avuto un lavoro dipendente per almeno 18 mesi nei 36 mesi precedenti a quelli della cessazione del rapporto.

Per accedere all’Ape social i lavoratori delle categorie considerate gravose dovranno aver svolto la mansione in sette anni di carriera degli ultimi dieci. Con questo provvedimento si punta quindi ad ampliare la platea dei potenziali beneficiari dell’anticipo pensionistico, poiché con l’attuale normativa viene previsto come criterio di accesso avere almeno sei anni di attività gravosa continuativi nell’ultima fase di carriera. Lo stesso discorso vale anche per i lavoratori precoci, coloro che hanno iniziato a svolgere le loro mansioni prima dei 18 anni.

Con l’emendamento del governo si prevede inoltre l’istituzione di calcoli contributivi ad hoc per gli agricoltori che vogliono richiedere l’accesso all’Ape social. Per il calcolo dell’anzianità contributiva e per la determinazione dell’attività gravosa “è assunto a riferimento per il computo integrale dell’anno di lavoro il numero minimo di giornate”, ovvero 156 l’anno. Quindi, versare i contributi per 156 giorni equivale alla contribuzione annuale.

La possibilità dell'anticipo pensionistico viene riconosciuto anche ai parenti e agli affini di primo e secondo grado (come nuore, generi e cognate) conviventi del disabile nel caso in cui lo abbiano assistito. Finora l'Ape, in questi casi, era previsto solo per genitori e figli che assistono persone disabili.

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