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Covid 19

Allarme Covid in Cina, in Italia più protetti grazie al vaccino: esperti invitano a fare il richiamo

I possibili effetti in Italia della situazione Covid in Cina: per Brusaferro la popolazione è bene immunizzata e questo equivale ad affrontare il futuro con una maggiore serenità. Salmaso consiglia il vaccino: serve a recuperare l’immunità e previene le forme severe.
A cura di Susanna Picone
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"Non c’è ragione di preoccuparsi e di rinunciare a programmi di vacanze. Partite in tranquillità, con un occhio di riguardo per le persone anziane e i fragili che dovrebbero essere protetti con vaccino e uso di mascherina in situazioni di affollamento".

A parlare è Silvio Brusaferro, il presidente dell'Istituto superiore di sanità ed ex membro del Cts. In una intervista al Corriere della Sera Brusaferro parla dei possibili effetti nel nostro Paese della situazione Covid in Cina.

A suo dire, per ora non ci sono segnali di allarme. I dati dell’epidemia Covid in Italia riportati nell’ultimo bollettino riflettono una situazione "calma", con un numero di positivi in discesa e di ricoveri stabili.

Nelle scorse ore il ministero della Salute con una circolare ha messo in allerta le Regioni e fornito una sorta di piano in caso di peggioramento della situazione epidemiologica. La pandemia è "imprevedibile" ed è dunque prioritario "prepararsi".

Vantaggio dell’Italia, secondo il presidente Iss, è che "noi possiamo contare su una copertura immunitaria piuttosto alta". "La popolazione -dice Brusaferro – è bene immunizzata, perché ha ricevuto le dosi o per aver contratto l’infezione. Questo equivale ad affrontare il futuro con una maggiore serenità".

Nell’intervista spiega anche che non ci sono al momento neppure grosse preoccupazioni per eventuali nuove varianti: "La rete di sorveglianza italiana, collegata a quella internazionale, sta rilevando sottotipi della variante Omicron, che circola in Italia da circa un anno. Niente di nuovo, finora, per noi. La rete funziona stabilmente e rappresenta uno dei principali strumenti di preparazione contro eventuali minacce".

Sottolinea l’importanza dei vaccini anti-Covid e fa notare che c’è stato un calo di attenzione la dottoressa Stefania Salmaso, esperta dell’Associazione Italiana di Epidemiologia, che a in una intervista a Repubblica parla di una "copertura non ottimale", soprattutto tra fragili e anziani.

La campagna vaccinale è da mesi praticamente ferma anche, secondo Salmaso, a causa di messaggi contrastanti e non incisivi. "Ho sentito più voci sulla pandemia finita e su Omicron che ormai non mette più paura, rispetto alle raccomandazioni relative alla quarta dose. Oggi ci ritroviamo con categorie a rischio che hanno coperture inadeguate e restano esposte alla malattia grave", spiega l’esperta.

E sulla situazione in Cina spiega che ciò che sta accadendo nel Paese insegna che se Omicron sembra più buona è in parte perché qui siamo immunizzati: "Lì è in corso una sorta di tempesta perfetta, perché le restrizioni sono state allentate con una popolazione in grossa parte non protetta".

Chi deve fare un richiamo del vaccino? Salmaso lo consiglia non solo a fragili e anziani: "Io consiglio di fare il richiamo comunque. Serve a recuperare l’immunità e previene le forme severe, se non le infezioni. È vero che molti hub stanno chiudendo, ma anche medici di famiglia e alcune farmacie fanno le iniezioni".

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