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Alfredo Zenucchi steso per ore accanto a Rossella Cominotti mentre moriva, il gip: “Può uccidere ancora”

Alfredo Zenucchi, 57 anni, resta in carcere con l’accusa di aver ucciso la moglie Rossella Cominotti. Secondo il gip, l’uomo “potrebbe uccidere ancora”. Il 57enne è rimasto steso per ore accanto alla moglie mentre la 53enne moriva dissanguata.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Alfredo Zenucchi ha nuovamente confermato la versione dell'omicidio-suicidio che avrebbe dovuto portare a termine con la moglie, Rossella Cominotti, uccisa in una camera d'albergo di La Spezia. Il 57enne ha dichiarato di aver abbandonato il cadavere della moglie dopo 36 ore di veglia per trovare un luogo dove uccidersi.

Ma il gip Dario Berrino del Tribunale di Massa Carrara, ieri, nell’udienza di convalida del fermo, ribadisce “la pericolosità del soggetto”, sostenendo che "solo chi possiede una spiccata propensione al delitto può mettere in atto condotte che incidano in misura così elevata sulla incolumità fisica di altri consociati; ne deriva che deve ritenersi altamente probabile che Zenucchi, se lasciato in libertà, possa commettere altri reati della medesima specie”.

Il gip, scrive Repubblica, ha quindi deciso di tenerlo in carcere, ribadendo che l'uomo, fallito il primo tentativo, ha comunque cercato di uccidere la moglie per una seconda volta. Dopo essere stato per ore steso accanto alla vittima mentre moriva, ha preso l'auto per allontanarsi dalla stanza.

Stando a quanto reso noto, dal giorno dell'arresto, l’edicolante di Bonemerse aveva rifiutato perfino l'acqua, a sua detta per "raggiungere la moglie". Solo ora, l'uomo ha ripreso a mangiare. In cella, invece, non ha voluto il metadone, ma ha chiesto farmaci per dormire. Nel passato del 57enne, spunta una condanna del 2015 per aver minacciato con un coltello e violato il domicilio della sorella. Ma il suo avvocato d’ufficio, Alberto Rimmaudo, ricorda che in quegli anni il suo cliente era dipendente dagli stupefacenti ed ospite in una comunità di recupero.

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Il gip ha confermato per Zenucchi la misura del carcere, ma il difensore ha chiesto il trasferimento in una struttura più sicura. "Per evitare che possa tentare il suicidio", ha aggiunto. Con ogni probabilità, già oggi l’omicida sarà trasferito nel carcere di La Spezia, che ha una sezione protetta.

L'uomo ha continuato a ripetere di aver tentato anche lui il suicidio, senza però riuscirci. Durante le indagini, sono emersi gruppi Facebook ai quali l'uomo era iscritto e tatuaggi che richiamano all’esoterismo. Zenucchi, però, ha ribadito di aver semplicemente avuto una "passione giovanile" per il tema, e che nulla di tutto questo ha a che fare con la decisione di togliersi la vita presa dalla coppia. "È vero – ha ammesso – ho sempre seguito queste cose qui, ma si parla di venti anni fa".

Tutti gli apparecchi elettronici della coppia sono stati sequestrati per verificare ogni possibile ipotesi al di fuori del comune intento di suicidarsi. A tal proposito, Zenucchi ha detto solo che entrambi erano stanchi di vivere e che avevano subìto una forte delusione nell’acquisto dell’edicola di Bonemerse. Anche se sarà l’indagine sulla grafia a stabilire se la lettera di addio a firma dei due coniugi sia stata o meno scritta da una donna.

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