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Adottano due bimbi stranieri, scritte razziste sul furgone della coppia a Pisa

L’episodio è avvenuto nello scorso weekend a Pisa dove la coppia abita con i piccoli che da tempo sono giunti in Italia e frequentano ormai anche le scuole del posto. La sgradevolissima scoperta domenica mattina quando la coppia ha trovato sul proprio furgone una scritta offensiva riferita ai suoi due figli adottivi, entrambi di origine africana.
A cura di Antonio Palma
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Insulti razzisti con una scritta sulle fiancate del proprio furgone solo perché hanno adottato due bimbi stranieri, è quanto capitato a una coppia di coniugi toscani che hanno deciso di denunciare pubblicamente il fatto attraverso i social. L’episodio è avvenuto nello scorso weekend a Pisa dove la coppia abita con i piccoli che da tempo sono giunti in Italia e frequentano ormai anche le scuole del posto. Agli occhi degli ignoti autori della scritta però questo sarebbe una colpa. La sgradevolissima scoperta domenica mattina quando la coppia ha trovato sul proprio furgone una scritta offensiva riferita ai suoi due figli adottivi, entrambi di origine africana.

Quando hanno visto la scritta sulla vernice verde del furgone pensavano a un semplice gesto di vandalismo ma quando hanno letto bene hanno capito che il gesto non era stato casuale ma era riferito proprio a loro e ai piccoli. La scritta era inequivocabile: come raccontano le cronache locali, in lettere maiuscole sul furgone campeggiava evidente la parola “N..ri”.  Un gesto che ha fortemente amareggiato i due genitori che hanno deciso di raccontare l’accaduto su facebook.

Sono stati gli stessi genitori a fotografare la scritta e a postarla sui social prima di rimuoverla come riferisce il quotidiano Il Tirreno. “Stamani sul furgone abbiamo trovata questa scritta, ma l'autore/autrice pensa di avere scritto un'offesa?” hanno sottolineato i due genitori a commento dello scatto, aggiungendo: “Siete miseri, penosi e razzistelli vigliacchi”. La coppia comunque avrebbe deciso di non sporgere formale denuncia alle autorità ma solo richiamare l’attenzione sull’insulto razzista subito.

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