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Arrestato a Scampia il presunto mandante dell’omicidio di Pasquale Romano

Il giovane fu ucciso dalla camorra la sera del 15 ottobre mentre usciva da casa della sua fidanzata a Marianella, Napoli. I sicari lo scambiarono per un’altra persona. Ora finisce in manette Giovanni Vitale con l’accusa di essere stato l’organizzatore di quell’agguato.
A cura di Susanna Picone
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Il giovane fu ucciso dalla camorra la sera del 15 ottobre mentre usciva da casa della sua fidanzata a Marianella. I sicari lo scambiarono per un’altra persona. Ora finisce in manette Giovanni Vitale con l’accusa di essere stato l’organizzatore di quell’agguato.

In manette, arrestato dalla polizia giudiziaria a Napoli, Giovanni Vitale, l’uomo ritenuto responsabile della morte assurda di Pasquale Romano, il giovane di Cardito ucciso come un boss dalla camorra lo scorso 15 ottobre nel quartiere Marianella. Vitale è stato trovato dalle forze dell’ordine in un cineforum in stato di abbandono a Scampia. Il Gico di Napoli è riuscito a individuarlo pedinando alcuni componenti della sua famiglia e, attraverso una serie di intercettazioni telefoniche, i finanzieri hanno capito che il traffico di messaggi avveniva tra i familiari di Vitale e l’uomo. Giovanni Vitale sarebbe stato, dunque, colui che ha eseguito tutti i sopralluoghi prima dell’agguato a Romano per poi essere assente quando scattò il blitz. Quando i finanzieri sono arrivati al cineforum Vitale si è arreso senza reagire. Con l’arresto del presunto mandante sale dunque a 5 il numero delle persone finite in manette per l’omicidio del giovane di Cardito.

Gli altri arrestati per l’omicidio di Lino Romano – Gli altri 4 responsabili della morte di Romano sono stati arrestati nelle scorse settimane dai carabinieri del Comando provinciale di Napoli: una svolta nelle indagini è stata possibile proprio grazie alla ricostruzione dei fatti compiuta dagli arrestati, compresa una donna che ha raccontato alle forze dell’ordine qual era il suo ruolo nella morte di Romano. Il giovane di Cardito, da tutti era conosciuto come Lino, fu ucciso la sera del 15 ottobre mentre usciva dal palazzo di Marianella in cui vive la fidanzata. Era passato per salutarla dato che non si vedevano da qualche giorno, poi, appena uscito dal portone, fu crivellato da 14 proiettili. Fu ucciso per un ordine mancato, perché i killer non aspettarono l’sms della donna che, dal palazzo della fidanzata di Lino, avrebbe dovuto scrivere per avvertire dell’arrivo del vero obiettivo della camorra.

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