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Appalti Anas, operazione della GdF: 19 arresti per corruzione, anche un politico

Grazie alle rivelazioni di Antonella Accrogliano, la dirigente soprannominata la ‘dama nera’, arrestata nell’ottobre scorso, le Fiamme Gialle ha fatto scattare le manette nei confronti 19 soggetti tra dirigenti e funzionari dell’Anas e imprenditori titolari di appalti di opere pubbliche. Il politico coinvolto sarebbe Marco Martinelli di Forza Italia.
A cura di Biagio Chiariello
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La Guardia di Finanza ha arrestato 19 persone, tra dirigenti e funzionari dell'Anas e imprenditori titolari di appalti di opere pubbliche di primaria importanza. Coinvolto anche un deputato dell'attuale legislatura. Si tratterebbe, stando a quanto pubblicato da Askanews, di Marco Martinelli di Forza Italia, già eletto alla Camera con Alleanza Nazionale. L’operazione, denominata ‘dama nera 2’ e condotta dalla Procura di Roma, ha visto impegnati oltre 250 uomini delle Fiamme Gialle. Oltre 50 le perquisizioni in corso; sequestrate disponibilità finanziarie per circa 800mila euro, considerate profitto dei reati di corruzione.

19 arresti, i nomi

19 ordinanze di custodia cautelare emesse dai magistrati, 16 ai domiciliari e tre in carcere. Va però detto che alcuni degli arrestati era già stati colpiti dai provvedimenti di ottobre e nei loro confronti vengono ipotizzati i reati di corruzione per l'esercizio della funzione e per atto contrario ai doveri d'ufficio, turbata libertà degli incanti, autoriciclaggio, favoreggiamento personale, truffa. In carcere sono finiti Oreste De Grossi, Giovanni Parlato e Sergio Lagrotteria; agli arresti domiciliari sono invece stati disposti per la Dama Nera, Antonella Accroglianò, Concetto Bosco Lo Giudice, Emiliano Cerasi, Giuseppe Colafelice (attualmente all'estero), Francesco Domenico Costanzo, Antonino Ferrante, Vincenzo Loconte, Carmelo Misseri, Andrea Musenga, Elisabetta Parise, Giuseppe Ricciardello, Vito Rossi, Giovanni Spinosa, Paolo Tarditi, Antonio Valente, S.V.

Appalti Anas, l'operazione di ottobre

L’operazione rappresenta la seconda tranche dell'inchiesta scattata a ottobre dell'anno scorso sulle presunte tangenti pagate dagli imprenditori destinatari degli appalti ai funzionari dell'Anas. Tra questi figura anche Antonella Accroglianò, capo del coordinamento tecnico-amministrativo della società pubblica delle strade soprannominata, appunto ‘dama nera’. Proprio sulla base delle sue ammissioni e dei successivi controlli effettuati dagli uomini del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Roma, che sono scattati i provvedimenti di oggi.

Corruzione e voto di scambio

Ad ottobre erano finite in manette 10 persone in qualche modo collegate ad Anas, tra loro anche tre di imprenditori (Concetto Bosco Lo Giudice, Francesco Costanzo e Giuliano Vidoni), un avvocato (Eugenio Battaglia) e un politico iscritto al Pd, Luigi Meduri, ex presidente della Regione Calabria per un anno (dal 1999 al 2000) poi deputato dal 2001 al 2006 e infine sottosegretario alle Infrastrutture del governo Prodi. L’attenzione degli inquirenti, che avevano ipotizzato i reati di associazione a delinquere, corruzione e voto di scambio, si era concentrata sugli appalti per i lavori sulle autostrade per i quali si è parlato di un giro di mazzette per almeno 200mila euro su progetti da centinaia di milioni di euro.

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