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Annapolis, strage nella redazione del Capital Gazette: chi sono le 5 vittime

Si tratta di quattro giornalisti (tra cui il vicedirettore) e un dipendente del settore commerciale. Ad ucciderli è stato Jarrod Ramos, 38 anni, che in passato aveva denunciato il quotidiano americano per diffamazione. “Sì, faremo il maledetto giornale anche domani”, è il tweet pubblicato dal profilo del Capital Gazette, poche ore dopo l’attacco.
A cura di Biagio Chiariello
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Tra le cinque vittime della sparatoria avvenuta ieri nella redazione del Capital Gazette ad Annapolis c'è anche il giornalista Rob Hiaasen, 59 anni, che aveva lavorato come editorialista e direttore del quotidiano. Lo ha reso noto il fratello Carl, a lungo editorialista del Miami Herald e prolifico romanziere. Attualmente Rob Hiaasen ricopriva la carica di vicedirettore del principale quotidiano locale della capitale del Maryland. La polizia ha reso noto anche gli altri nomi della persona rimaste uccise nella sparatoria nella newsroom del Capital Gazzette. Si tratta di tre giornalisti e di un dipendente del settore commerciale. Oltre al veterano Hiaasen, editorialista e vicedirettore, figurano Wendi Winters (direttrice delle edizioni speciali),  John McNamara (scrittore), Gerald Fischman (direttore delle pagine dei commenti), Rebecca Smith (assistente vendite).

Il Capital Gazette è un'importante pubblicazione locale fondata nel 1884 e di proprietà dello stesso gruppo che pubblica il Baltimore Sun. Poche ore dopo il massacro, il profilo Twitter del giornale ha comunicato che i suoi giornalisti erano al lavoro per il numero di oggi, venerdì 29 giugno. Un messaggio forte e significativo: "Sì, faremo il maledetto giornale anche domani".

L’autore della strage è stato identificato ed è agli arresti, sotto interrogatorio. Si tratta di Jarrod Ramos, 38 anni, un uomo bianco residente a Laurel, sempre nel Maryland. In precedenza Ramos aveva minacciato il quotidiano attraverso i social network: ”mi hanno diffamato”. Stando a quanto trapelato, il quotidiano di Annapolis aveva pubblicato la notizia della sua condanna per molestie nei confronti di una ex compagna di scuola dando anche il suo nome. L’uomo non l’aveva presa bene e da allora aveva inaugurata una battaglia legale nei confronti del Capital Gazette, culminata con la sparatoria di ieri.

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