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Ancona, bimba di 10 anni morta nel sonno: uccisa dal monossido di carbonio, grave il fratello

Una bambina di 10 anni di Sassoferrato è morta a causa delle esalazioni di monossido dovute al malfunzionamento di una stufa nella camera dove dormiva. È stata la mamma a scoprirne il decesso e ad allertare i soccorsi. Grave il fratellino di 7 anni che era con lei: lotta tra la vita e la morte.
A cura di Ida Artiaco
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Choc a Sassoferrato, in località Aspro di Colledanoce, in provincia di Ancona, dove una bambina di soli 10 anni è morta a causa delle esalazioni di monossido di carbonio mentre dormiva. A scoprirne il decesso è stata la mamma, che come tutte le mattine è entrata nella sua cameretta per svegliarla e accompagnarla a scuola. Ma la piccola non ha mai risposto e lei ha lanciato l'allarme, mentre il papà era già uscito per recarsi a lavoro. È successo intorno alle 07.00 di questa mattina, venerdì 11 gennaio. Grave il fratellino di 7 anni che, trasferito d'urgenza al pronto soccorso, lotta tra la vita e la morte. È probabile che la tragedia sia stata causata dal malfunzionamento di una stufa artigianale presente nella stanza dove dormivano i bambini. Per questo i genitori non si sarebbero accorti dell'emergenza.

Sul posto, tuttavia, il 118, i vigili del fuoco e i carabinieri stanno ricostruendo quanto accaduto per confermare o meno l'ipotesi del monossido killer. Sconvolta la famiglia della bambina, di origine brasiliana, e tutta la comunità locale. Intanto, il fratello della vittima dovrebbe essere a breve trasferito presso la camera iperbarica a Fano o Ravenna. Tuttavia, come riporta Il Resto del Carlino, dall'Iperbarica Adriatica fanno sapere che il "piccolo è sveglio e collaborante anche se un po' insonnolito: le speranze per una ripresa ci sono tutte".

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