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Anche la Grecia in soccorso delle banche di Cipro

Le succursali delle banche cipriote sul territorio greco saranno rilevate da Atene, è quanto prevede l’accordo siglato dai due premier Anastasiasdes e Samaras.
A cura di Antonio Palma
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Anche la Grecia in soccorso delle banche di Cipro

La crisi di Cipro sta tenendo in allarme l'intera zona euro e i mercati finanziari mondiali, ma pochi forse pensavano che anche la Grecia alle prese con un piano di rientro lacrime e sangue dovesse scendere in campo per aiutare il Governo cipriota. Con un accordo appena siglato tra i due governi la Grecia infatti rileverà tutte le succursali della banche cipriote in territorio ellenico togliendo una parte dei guai all'Esecutivo di Nicosia. La notizia diffusa da una nota ufficiale della presidenza della Repubblica di Cipro era inattesa visto che Atene aveva fatto sapere di non volerne sapere perché non c'erano soldi. Nel testo diffuso da Nicosia si legge che l'accordo è giunto al termine di "colloqui fra il presidente cipriota Nicos Anastasiasdes e il premier greco Antonis Samaras" e prevede "un beneficio significativo per la parte cipriota".

La misura del resto conveniva in parte anche ad Atene perché la Grecia si ritrova tra le nazioni più esposte nel debito delle banche di Cipro. I Ministri delle Finanze dell'eurogruppo avevano auspicato una soluzione del genere e per questo avevano escluso le succursali elleniche delle banche cipriote dal prelievo forzoso proprio in vista dell'accordo tra Nicosia e Atene. Intanto il governo cipriota è ancora alle prese con il piano di salvataggio e dopo l'ultimatum della Merkel ha chiesto aiuto anche alla Russia di Putin che però ha chiarito che non ci sarà nessun intervento prima della definizione dell'accordo in ambito Ue.

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