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Spagna: nessun accordo per formare il governo, nuove elezioni a giugno

Anche l’ultimo tentativo di creare un governo di unità è fallito e dopo le elezioni di dicembre la Spagna presto sarà chiamata nuovamente alle urne.
A cura di Antonio Palma
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“Non esiste un candidato che abbia il sostegno necessario per avere la fiducia in Parlamento", con un secco comunicato il Re di Spagna, Felipe VI, ha comunicato il nulla di fatto anche nelle ultime consultazioni con le forze politiche locali sancendo di fatto il ritorno anticipato alle urne nei prossimi mesi. Secondo la legge spagnola infatti  il limite ultimo per formare un nuovo governo è il 2 maggio prossimo, ma dopo mesi di consultazioni, a causa di veti incrociati, ancora non si è arrivato a un risultato concreto così ormai il prossimo inevitabile passo sembrano siano proprio nuove elezioni politiche. Del resto nel Paese si è votato già lo scorso 20 dicembre e oltre diciotto settimane di trattative non sono servite a nulla.

L'ultimo tentativo del Re è stai quello di trovare un punto di unione per la formazione di un governo di coalizione guidato dai socialisti di Pedro Sanchez, ma anche questo è fallito miseramente tanto da convincere anche il sovrano a indire nuove consultazioni elettorali. Il leader socialista ha accusato in particolare il leader della formazione Podemos, Pablo Iglesias, di non avere voluto formare un governo. I socialisti sono stati gli unici a chiedere al Parlamento un voto dopo un'intesa con i centristi di Ciudadanos, rimanendo però sconfitti in due occasioni, mentre il partito popolare del premier uscente Mariano Rajoy, anche se è uscito vittorioso dalle urne, non ha neanche tentato di formare un governo di coalizione.

Siamo costretti a ripetere le elezioni" ha confermato Pedro Sanchez dopo essere stato ricevuto dal re Filippo VI. Al momento non c'è ancora un atto ufficiale e quindi non c'è una data precisa, ma visti i tempi tutti parlano di giugno e scommettono sul giorno 26. Le Camere saranno sciolte automaticamente alla mezzanotte del 2 maggio poi si avvierà la campagna elettorale. Il nuovo Parlamento si riunirà probabilmente alla fine di luglio e solo a settembre, se le consultazini andranno meglio di quele attuali, si vedrà un nuovo governo.

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