Sicilia: viaggi ed escort con i fondi per i disoccupati, 17 arresti
La Regione Sicilia aveva stanziato quindici milioni di euro da impiegare per la riqualificazione e l'apprendistato di 1500 disoccupati dell'Isola ma di quei soldi ben pochi sono stati usati per i fini previsti, la maggior parte è andata in regali, viaggi ed escort per funzionari pubblici e politici. E' quanto emerge da una nuova inchiesta coordinata dalla Procura di Palermo e condotta dagli uomini del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza che questa mattina hanno notificato 17 ordinanze di custodia cautelare. Le manette sono scattate per due ex assessori regionali e alcuni funzionari siciliani oltre che per vari imprenditori specializzati nella formazione professionale accusati a vario titolo di associazione a delinquere e corruzione. Per loro anche un sequestro preventivo di beni pari a circa 28 milioni di euro.
L'inchiesta nasce sempre dallo scandalo sull'uso dei fondi pubblici alla Regione Sicilia ed ha portato alla luce un comitato di affari composto da politici , funzionari pubblici e imprenditori che gestivano appalti e commesse per incanalare su determinate aziende i finanziamenti pubblici in cambio di viaggi ed escort. In particolare il gruppo controllava gli appalti per la comunicazione dei grandi eventi in Sicilia e le commesse per i fondi comunitari destinati a progetti per la formazione professionale di giovani disoccupati. Oltre agli arrestati , di cui 5 finiti agli arresti domiciliari, nell'inchiesta ci sono circa una quarantina di indagati tra cui figurerebbero anche alcuni parlamentari.