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Scrive su Facebook: “Bagnasco, pastore del Dio denaro”. Rischia il licenziamento

Il provvedimento disciplinare potrebbe essere preso nei confronti di Tullio Rossi, sindacalista dell’USB e lavoratore dell’ospedale Galliera di Genova, presieduto da Bagnasco.
A cura di Davide Falcioni
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Rischia il licenziamento per aver osato criticare sul suo profilo facebook il presidente dell'Ente ospedale Galliera, il cardinale Angelo Bagnasco: destinatario della misura disciplinare è Tullio Rossi, sindacalista dell'USB nonché attivista del Movimento 5 Stelle più volte in passato, grazie alla sua combattività, protagonista di iniziative sia sindacali che politiche sfociate, in alcuni casi, in inchieste da parte della Corte dei Conti.

Nei giorni scorsi la direzione dell'ospedale genovese ha avviato nei confronti dell'uomo un procedimento disciplinare, sembra per alcuni suoi interventi su Facebook in cui criticava il cardinale Bagnasco. Stando a quanto riferito da Repubblica è stato lo stesso Rossi a denunciare nelle scorse settimane il caso dei microchip nei camici del personale medico e paramedico.

il provvedimento disciplinare verso Rossi riguarderebbe alcuni suoi commenti sulla pagina Facebook di Alice Salvatore, capogruppo M5s in regione, sotto un post sul progetto del nuovo Galliera. In uno dei commenti Rossi scriveva: “Qualcuno mandi questo video a Papa Francesco, informate il Santo Padre su cosa accade nell'ospedale presieduto da Angelo Bagnasco, il pastore del dio denaro!!!!”. Il prossimo 12 settembre una commissione dovrà decidere il futuro del sindacalista, nei confronti del quale ci sarebbe anche un'altra contestazione, quella di aver lacerato il proprio camice per estrarre il microchip che vi era stato collocato dall'azienda.

Il comparto "sanità" dell'USB ha commentato: “Esprimiamo la nostra vicinanza al nostro delegato USB Ospedale Galliera Tullio Rossi, raggiunto da una contestazione di addebito con pena prevista il licenziamento, per aver citato su Facebook il cardinale Bagnasco presidente dell'ospedale genovese. È evidente che quella della dirigenza del Galliera, di prendere come pretesto una frase scritta su Facebook è semplicemente una scusa per cercare di far fuori un personaggio scomodo per il Galliera e per la sanità Ligure. Numerose infatti sono le denunce fatte dall'USB e dal nostro sindacalista al Galliera, contro una dirigenza, quella dell'ospedale Galliera e contro una certa politica che sta affossando sempre di piu la sanità ligure e le aziende sanitarie che la compongono, tra privatizzazioni, esternalizzazione di servizi e spreco di denaro pubblico in opere inutili che servono solo ad arrochire i soliti noti. Questi i veri motivi della denuncia contro Tullio. Ma USB non ci sta, e per contrastare questi atti intimidatori indirizzati non solo verso Tullio, ma contro tutti i cittadini/lavoratori e i delegati sindacali che denunciano il malaffare che regna nel mondo del pubblico impiego, metterà in campo tutte quelle iniziative per difendere il nostro delegato e il suo diritto di cittadino ad esprimere il dissenso e quello di delegato sindacale a tutelare gli interessi dei lavoratori e della sanità pubblica”.

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