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Scontro fra i due Tornado, ritrovato il quarto pilota: è Mariangela Valentini

Il corpo di Mariangela Valentini individuato in località Poggio Anzù, sotto la cabina di pilotaggio del suo Tornado. L’Aeronautica conferma il ritrovamento. Va avanti l’inchiesta per chiarire la dinamica del tremendo impatto fra i due caccia militari.
A cura di Redazione
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L'Aeronautica militare ha reso noto che i soccorritori che da tre giorni pattugliano l'area di Ascoli Piceno hanno effettuato i resti del quarto pilota disperso dopo lo scontro di due Tornado nei cieli di Ascoli Piceno. Si tratta delle spoglie del capitano pilota Mariangela Valentini, avvistate già nella notte di ieri  a Poggio Anzù, sotto la cabina di pilotaggio distrutta del suo aereo. Valentini, capitano pilota, di 31 anni era l'ultimo nome a mancare all'appello dopo il ritrovamento dei corpi dei capitani navigatori Paolo Piero Franzese e Giuseppe Palminteri e del capitano pilota Alessandro Dotto. Lutto a Oleggio, nelle Marche, per la donna pilota molto conosciuta nel suo paese. Di recente gli amici di Oleggio avevano conosciuto il fidanzato di Mariangela, un tenente della Marina, di Piacenza: "Era innamorata ‘vera' – raccontano ai giornali – lo si vedeva, e per la prima volta cominciava a a pensare all'idea di scendere da un caccia per mettere in cantiere un figlio".

Tre inchieste sullo scontro fra i due Tornado

Il lavoro dei soccorritori è finito. I quattro corpi sono stati recuperati, al momento non c'è ancora l'identificazione ufficiale, per quella servirà l'esame del Dna visto il tremendo impatto che ha sfigurato le vittime. È stata rinvenuta una prima scatola nera di uno dei due Tornado, si cerca la seconda, per incrociarne i dati con testimonianze, rottami, tracciati radar e dialoghi radio. Obiettivo: capire che cosa sia successo. Due le ipotesi ovvie, in campo: errore umano o avaria. Oppure l'unione di questi due fattori. L'Aeronautica non esclude "nessuna opzione", compresi un problema tecnico, l'impatto con un volatile o il malore di un pilota, ufficiosamente si propende per l'errore umano. Tre le inchieste aperte: una della procura di Ascoli, che procede per omicidio colposo e disastro aereo colposo, una della procura militare di Verona, e la terza dell'Aeronautica. La Procura marchigiana ha inviato i carabinieri alla base militare di Ghedi (Brescia) per acquisire la testimonianza del colonnello Andrea Di Pietro, il comandante del 6/o stormo dell'Aeronautica militare, di cui facevano parte i quattro piloti morti. I militari hanno anche sequestrato i piani di volo e tutti i documenti sui due aerei, compresi i libretti di manutenzione. Moltissimi i punti da chiarire, pochi quelli certi, anzi, forse, solo uno: i due velivoli, impegnati in missioni diverse, con compiti (task) diversi, non dovevano essere nella zona dello scontro "contemporaneamente – spiegano fonti dell'Aeronautica – alla stessa quota e allo stesso orario. Sul perché si siano trovati lì insieme ì una delle cose che dovrà chiarire l'inchiesta.

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