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Roma, bimba morta in ospedale aveva polmone pieno di sangue: 7 indagati

Sono almeno 7 gli indagati per la vicenda della bambina morta al policlinico Tor Vergata. Dall’autopsia è emerso che una manovra errata o l’imperizia nella scelta di un catetere avrebbe reciso una vena.
A cura di Susanna Picone
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Dall’autopsia eseguita sul corpo della bimba morta mercoledì sera al policlinico Tor Vergata di Roma in seguito a una tracheotomia è emerso che una manovra errata o forse l’imperizia nella scelta di un catetere avrebbe reciso una vena facendo collassare un polmone che è stato letteralmente invaso di sangue. Da qui l’arresto cardiaco e il blocco respiratorio hanno portato alla morte della bambina di due anni e mezzo. Per questa vicenda almeno sette persone sono finite nel registro degli indagati. Secondo quanto si è appreso, una radiografia effettuata alle 14 di mercoledì, poco dopo l’uscita dalla sala operatoria, avrebbe mostrato che la bambina aveva il polmone destro pieno di sangue. Nonostante questo la piccola sarebbe stata portata al reparto e circa tre ore dopo avrebbe subito lì un arresto cardiocircolatorio. L'intervento per il posizionamento di un catetere sarebbe durato 3-4 ore invece dei 40-60 minuti usuali.

La ricostruzione del papà della piccola –  “Mia figlia è uscita alle 13.30 dalla sala operatoria, i medici le hanno fatto delle lastre e i risultati sono stati letti con un certo ritardo. A mia moglie è stato detto che i medici erano in pausa pranzo perché era in corso il cambio turno. Quando sono tornati hanno fatto un emocromo e hanno visto che la bambina aveva un forte calo dell’emoglobina. Hanno rifatto le radiografie e si sono accorti che c’era un’emorragia in corso”: è questo il racconto del papà della piccola che ha voluto precisare che la situazione è apparsa immediatamente difficile sin dalla mattina perché l’intervento di posizionamento del catetere che sarebbe dovuto durare 40 minuti invece è durato oltre quattro ore e le stesse informazioni ai genitori arrivavano “col contagocce”. Sul decesso della bambina anche il Policlinico ha annunciato di aver attivato una commissione di inchiesta interna e la Regione Lazio ha avviato un’inchiesta amministrativa.

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