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Obama a Berlino: “Riduciamo le armi nucleari”

Il presidente americano ha incontrato la Merkel nella capitale tedesca e ha tenuto il suo atteso discorso alla Porta di Brandeburgo, un discorso che arriva 50 anni dopo quello di Kennedy: “Ho deciso che noi possiamo garantire la sicurezza anche se riduciamo i nostri armamenti atomici”.
A cura di Susanna Picone
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Il presidente americano Barack Obama ha parlato oggi a una folla di migliaia di persone a Berlino. Lo ha fatto a distanza di 50 anni dallo storico discorso di Kennedy e nella Germania di Angela Merkel ha annunciato, alla Porta di Brandeburgo, il suo impegno per la riduzione degli armamenti atomici. “Ho deciso che noi possiamo garantire la sicurezza degli Usa anche se riduciamo i nostro armamenti atomici strategici fino a un terzo”, così il presidente che ha lanciato in questo modo un appello a distanza alla Russia chiedendo un accordo in merito. Si tratta, secondo Obama, di un passo da compiere per creare un mondo “di pace e giustizia”. Obama a Berlino, dove è stato accolto anche da alcuni violini che in suo onore hanno suonato le note della celebre canzone “Born in the Usa”, è salito sul palco, si è tolto la giacca, ha invitato i presenti a fare lo stesso e in maniera informale si è rivolto alla folla. Con lui Angela Merkel e il sindaco Klaus Wowereit.

Obama invita la Russia a tagli sul nucleare, Mosca risponde – Obama ha dunque scelto il palco di Berlino per parlare della sua iniziativa di disarmo e la reazione di Mosca non si è fatta attendere: “Non possiamo permettere che venga rotto l’equilibrio dei sistemi di dissuasione strategica, che venga sminuita l’efficacia delle nostre forze nucleari”, ha risposto così Putin. Da Berlino Obama ha ripercorso la storia della città e del muro e ha parlato del clima promettendo che l’America farà di più per la lotta al riscaldamento globale. Ha parlato inoltre di terrorismo dicendo quanto sia necessario rimanere vigili, di lavoro e di diritti affermando che “la battaglia per la libertà non è finita e finché ci sarà la sofferenza non saremo popoli che vivono in prosperità”. Prima del tanto atteso discorso il presidente americano è intervenuto in conferenza stampa anche dello scandalo Datagate e di altri temi di più stretta attualità. “È meraviglioso essere di nuovo a Berlino”, così Obama che ha affermato di essere contento dell’invito della Merkel dopo i 50 anni dalla visita di Kennedy.

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