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Misteriose esplosioni in mare al largo della Toscana, forse è colpa di un vulcano di fango

I primi risultati delle indagini dell’Ingv dopo l’emissione di gas che ha provocato l’innalzamento di una colonna d’acqua tra Montecristo e Pianosa.
A cura di Susanna Picone
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La causa della violenta emissione di gas che nei giorni scorsi ha provocato l'innalzamento di una colonna d'acqua di alcuni metri sulla superficie del mare tra le isole di Montecristo e Pianosa, in Toscana, potrebbe essere un vulcano di fango. È quanto emerge dalle prime indagini svolte dagli esperti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) su incarico del Dipartimento di Protezione Civile. I sorvoli effettuati dalla Capitaneria di Porto con rilevazioni con telecamera termica, secondo quanto fa sapere l’Ingv, “hanno evidenziato che le emissioni gassose non sono associate a variazioni di temperatura localizzate”. “Le analisi chimiche dell'acqua di mare, svolte dal gruppo geochimico dell'Ingv di Napoli, hanno messo in evidenza un importante aumento della concentrazione di metano. L'ispezione con mezzi sottomarini a controllo remoto, condotta dal personale Ingv di Portovenere, non ha individuato anomalie termiche localizzate”, così ancora dopo le indagini dell’Istituto.

I primi risultati hanno quindi potuto far escludere che il degassamento avesse un'origine propriamente vulcanica. “L'insieme degli elementi permette di restringere il campo delle ipotesi – è quanto spiegano ancora gli esperti – indicando che si tratta di un fenomeno di tipo ‘vulcano di fango' in cui grandi quantità di metano fuoriescono in maniera vigorosa”. L’Ingv rassicura anche che attualmente l’area è interessata solo da un degassamento diffuso “di modesta entità”. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia proseguirà con le sue ricerche “per determinare l'estensione dell'area interessata e comprendere meglio la genesi del fenomeno osservato”. Erano stati alcuni pescatori a notare nella zona emissioni gassose, miste ad acqua in mezzo al mare e il Dipartimento di protezione civile aveva immediatamente segnalato l’evento alla capitaneria di porto che ha emesso un’ordinanza per impedire, in via cautelativa e precauzionale, la navigazione nella zona.

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