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La lingua italiana si celebra in un grande festival a Siena, omaggiati anche i nostri dialetti

Dal 7 al 9 aprile 2017 a Siena prende il via “Parole in cammino”, il Festival dell’italiano e delle lingue d’Italia.
A cura di Silvia Buffo
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Dal 7 al 9 aprile 2017 a Siena si terrà "Parole in cammino", il Festival dell’italiano e delle lingue d’Italia, realizzato dall'Associazione "La Parola che non muore" e ideato e diretto da Massimo Arcangeli. Il progetto è promosso dall’Università per Stranieri di Siena in occasione delle Celebrazioni del Centenario della fondazione della Scuola di lingua italiana (1917-2017), dal Comune di Siena e dalla Regione Toscana, con la partecipazione dell’Università degli Studi di Siena.

Siena come centro propulsore di una manifestazione annuale

Il progetto vede la collaborazione anche del complesso museale di Santa Maria della Scala, dell’Opera Laboratori Fiorentini, dell’Accademia della Crusca, della Federazione Relazioni Pubbliche Italiana (FERPI) per la Toscana e ancora della Società Dante Alighieri, del MIUR, del Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne dell’Università degli Studi di Bologna, dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, della Camera di Commercio di Frosinone e di ConfimpreseItalia. Si punta a fare della città il centro propulsore di una manifestazione annuale che potrà coinvolgere, negli anni, le altre tre città della Toscana sede di altrettante università, come Firenze, Arezzo, Pisa.

Premi a "petaloso" e "webete" e omaggi ai dialetti e alle lingue non verbali

Il festival prevede un itinerario sull’italiano fra passato, presente e futuro, con il contributo portato alla storia linguistica, sociale, culturale italiana dalla preziosa presenza di altre lingue sul territorio: i dialetti, le lingue minoritarie, i linguaggi giovanili, le lingue di contatto, i gerghi tecnologici, e molto altro, con riferimento alla tradizione letteraria, alle parole “in viaggio”, alle nuove forme di “capitalismo linguistico”, fino alla comunicazione non verbale, come la lingua dei segni e il linguaggio del corpo. Ci saranno anche Lercio e Spinoza, mentre Enrico Mentana sarà premiato per "webete", insieme al piccolo Matteo T. e alla sua maestra Margherita Aurora, per "petaloso", e ad alcuni degli studenti vincitori delle Olimpiadi dell’italiano grazie ad un’iniziativa svolta in collaborazione con il MIUR.

Accademici, intellettuali, poeti e scrittori

Tre giorni di incontri, un centinaio di ospiti tra accademici, intellettuali, poeti, scrittori, artisti, giornalisti. Tra i nomi più noti: Sara Bentivegna, Maurizio Bettini, Massimo Cacciari, Ugo Cardinale, Tommaso Cerno, Daniele Chieffi, Michele Cortelazzo, Raffaella De Santis, Ivano Dionigi, Luciano Fontana, Vera Gheno, Francesco Giorgino, Amir Issaa, Leonardo Luccone, Michele Mirabella, Anthony Mollica, Francesco Morace, Mario Morcellini, Stefano Moriggi, Pasquale Polidori, Raffaella Petrilli, Lorenzo Pregliasco, Francesco Sabatini, Igiaba Scego, Marino Sinibaldi, Roberto Sommella, Gian Antonio Stella, Pierluigi Vaccaneo, Massimo Vedovelli, Pier Donato Vercellone, Andrea Vianello, Lello Voce, Zatarra.

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