1.316 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Il ragazzo che è riuscito ad andare in pensione a 32 anni. Ecco come ha fatto

Da produttore di software a pensionato, il suo segreto è stato semplicemente quello di investire. “Ho costruito il mio futuro economico guardando le mie spese e reinvestendo più del mio stipendio”
A cura di Biagio Chiariello
1.316 CONDIVISIONI
Immagine

"Alla fine di quest'anno compirò 32 anni e ho intenzione di lasciare il mio lavoro a tempo pieno come sviluppatore software e non intendo cercarne un altro. A quel punto, credo che il mio portafoglio sarà abbastanza pieno da finanziare le mie spese essenziali per almeno i prossimi 30 anni, se non a tempo indeterminato, in modo da non dovere impazzire per cercare un lavoro e rendere la cosa un’opzione piuttosto che una necessità”. Alzi la mano chi non vorrebbe pronunciare (alla soglia dei 32 anni d'età, ma anche qualcosa in più) questa frase. Difficile, se non impossibile che ciò avvenga in Italia. Non negli Stati Uniti, però, come scrive Business Insider e riporta Wall Street Italia che racconta la storia di Brandon: sua è la frase di cui sopra.

La domanda sorge spontanea: Come ha fatto?

Ho costruito il mio gruzzolo semplicemente guardando le mie spese e investendo più del mio stipendio. Attualmente sto investendo oltre il 70% del mio reddito netto nella mia pensione e nei conti di investimento passivi".

Nel 2011 Brandon si imbatte in Early Retirement Extreme, un sito web, che gli fa capire come la base per i guadagni può essere il risparmio: “Ero già un buon risparmiatore, ma quello che ho letto sul sito mi ha incoraggiato a farlo ancora di più. Quello che dovevo fare era risparmiare e investire fino a raggiungere almeno 25 volte le mie spese annuali”. Investimenti che sarebbero dovuti tornare ad un'inflazione media del 5% ogni anno. Ciò significava ritirare al massimo il 4% ogni anno così da coprire le spese essenziali. Una volta capito che era possibile ottenere questo livello di indipendenza finanziaria ha iniziato a pensare a come arrivarci il più velocemente possibile: "La strategia migliore per me, sia dal punto di vista del risparmio che da quello fiscale, era quella dei conti pensionistici e delle agevolazioni fiscali, tra cui 401(a) e 403(b), entrambi tipi di piani a contribuzione definita, offerti dal mio datore di lavoro, oltre ad un conto di risparmio di salute".

Preferisco fare investimenti passivi. Diversi studi hanno dimostrato che, nel lungo termine, questo tipo di investimento risulta migliore di quelli attivi. Così investo la maggior parte dei miei soldi in fondi indicizzati diversificati. Attualmente ho il 75% in azioni americane, 10% in attivi internazionali, 10% in fondi comuni di investimento immobiliare e il 5% in contanti".

Ma se in futuro le cose cambiassero, Brandon ha comunque le idee chiare: “Probabilmente non lavorerò mai più però se con mia moglie decidessimo di avere una famiglia, o se il mercato finanziario dovesse andare incontro a turbolenze simili a quelle del 2008, 2009, potrei pensare di tornare a lavorare un paio d’anni, giusto per aumentare nuovamente il mio bilancio”.

1.316 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views