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Opinioni

Il manuale del sesso per i migranti? Una bufala buona per la propaganda

Il governo tedesco ha raccolto in un portale una serie di informazioni riguardanti il sesso, le malattie, le libertà di uomini e donne. I diritti e i doveri. Lo ha spiegato in 12 lingue. Anche ai migranti. Peccato non l’abbia fatto in italiano, visto che Il nostro ministero della Salute censura il sesso.
A cura di Sabina Ambrogi
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Un indicatore mai abbastanza registrato della modernità e della civiltà di un paese è quello dell'educazione sessuale fornita ai cittadini, al netto di qualsiasi implicazione moralistica o paternalistica. Meglio: bisognerebbe dire “informazione sessuale”. E' sacrosanto che il Ministero della Salute di un paese evoluto informi tutti i cittadini e le cittadine circa le abitudini e le pratiche sessuali condivise, gli atteggiamenti di sopraffazione della libertà sessuale altrui ripudiati dalla società e regolati dal codice penale, la libertà sessuale delle donne e degli omosessuali e i loro diritti, i limiti di tutti, la gravidanza come possibile conseguenza dell'atto sessuale non protetto, la diffusione di malattie, la prevenzione di queste, l'uso dei preservativi.

Tutte queste informazioni, che in Germania spesso sono distribuite anche su volantini sono state fornite dal Ministero dalla Salute tedesco tramite il Bundeszentrale für gesundheitliche Aufklärung o Centro federale per l'educazione sanitaria e il Senso, centro fiammingo di consulenza sulla sanità sessuale. Quindi sono frutto di esperienza, conoscenza e competenze. E ottima comunicazione. Il portale Zanzu.de è disponibile in 12 lingue diverse: tedesco, francese, inglese, russo, arabo, turco, polacco, bulgaro, albanese, romeno, spagnolo, olandese. Raccontato con testo, link ad altre spiegazioni, corrredato da simboli e disegni, fornisce il complesso e intersecato quadro che riguarda il nostro corpo, la libertà, il piacere e il desiderio nostro e degli altri. Il che a molti in queste ore, ma in Italia soltanto, è parso disdicevole e un invito agli arabi e quindi per lo più migranti a accoppiarsi con violenza “alle nostre donne”.

Al di là dell'informazione imbrogliata chiamata “manuale del sesso per i migranti”, subito ripresa da Salvini sulla sua bacheca e commentata con il consueto equilibrio, il video che accompagna il portale tedesco spiega che tale informazioni sono dirette anche a donne e uomini immigrati, che sono, alla stregua di tutti, tenuti a conoscere diritti e libertà acquisite dalla nazione che li ospita e che quindi non devono sollevare scandalo e che se per la loro cultura è scandalosa qualche pratica sessuale, per la comunità che li ospita e possibilmente li integra, non lo è. E quindi con questo mondo e questi costumi devono fare i conti. Il che, come ha già detto anche Gad Lerner, sembra una scelta di grande buon senso.

Inoltre, in questo portale si fa presente che le abitudini, per alcuni popoli date per scontate, come l'escissione, in Europa sono considerate un reato anche gravissimo. Si distinguono sei sezioni: il corpo, la famiglia e la pianificazione familiare, le infezioni, la sessualità, le relazioni e i sentimenti, diritti e leggi. Ciascuna di queste sezioni ne implica altre e altri approfondimenti. Ad esempio quella del corpo implica il corpo della donna e dell'uomo e poi l'igiene. E poi le varie parti del corpo, legate al piacere sessuale e anche alla riproduzione, interne e esterne, l'igiene e le cure etc. Poi sono ad esempio annoverate l'omosessualità con attenzione al fatto che sono vietate le discriminazioni agli omosessuali, che sono previsti in alcuni paesi europei i matrimoni, per altri come la Germania, le unioni civili.

Sono inclusi nei disegni anche persone di colore. Giacché esistono e hanno rapporti sessuali esattamente come tutti. Il multilinguismo implica che proprio tutti devono essere informati su questo tema. Le informazioni riguardano uomini e donne, e non certo migranti solo uomini ai quali “si vuole spiegare come fare sesso con le donne europee”. Un'ampia sezione è dedicata all'igiene, così come all'uso del preservativo raccomandato, alla gravidanza, al diritto all'aborto. Sono forniti link di contatti di centri medici, personale a cui rivolgersi etc. Sono fornite spiegazioni su cosa sia la violenza sessuale e cosa sia considerato tale in Germania. E' menzionato che anche gli uomini possono subire violenza sessuale da parte delle donne. E' spiegato cosa sia la verginità, valore fondamentale per le comunità musulmane, come si perde e in quale parte del corpo della donna è posizionato l'imene, e cosa significhi il primo rapporto sessuale e quando avviene.

Insomma, purtroppo tra le tante lingue non compare la lingua italiana. Il che è un peccato perché a tanta intelligenza e sensatezza, dal punto di vista psicologico, medico, e giuridico e della comunicazione nel parlare di sesso potremmo forse accedere tra un centinaio di anni. In Italia invece tutto questo è censurato. Il portale del ministero della Salute non nomina mai il preservativo né lo indica come prevenzione, a parte nella giornata dell'Aids. Non ci sono spiegazioni per immigrati, o per chi ha altre abitudini. Men che meno per adolescenti. L'educazione sessuale è bandita per sempre dalle scuole ancora prima di aver fatto il suo ingresso, anzi è stata trasformata in “ideologia gender” ovvero in una sorta di malevola induzione ai bambini da parte di oscure lobby a “diventare” omosessuali come se fosse una “scelta” e non un fatto naturale. Cosa che invece spiega con molta cura il sito tedesco: “L'omosessualità non è una scelta, ma un fatto naturale”.

L'informazione sul sesso, in Italia, è lasciata a un passa parola senza competenze tra ragazzi e incrementato dall'omertà in famiglia. Quelle informazioni sono però lasciate al libero insegnamento da youporn. Le conseguenze sono gravissime sia per quanto riguarda la prevenzione delle malattie e il numero di aborti di adolescenti, sia per quanto riguarda gli episodi di bullismo e violenza. Inoltre, le esigenze di convivenza con altri popoli che abbiamo il dovere di accogliere perché in fuga dalle guerre e dalla fame implicano ovviamente dei processi di integrazione, che passano soprattutto attraverso le abitudini sessuali. Il punto non è che si diano loro delle informazioni, ma che queste non sono ancora mai state date agli italiani.

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Autrice televisiva, saggista, traduttrice. In Italia, oltre a Fanpage.it, collabora con Espresso.it. e Micromega.it. In Francia, per il portale francese Rue89.com e TV5 Monde. Esperta di media, comunicazione politica e rappresentazione di genere all'interno dei media, è stata consigliera di comunicazione di Emma Bonino quando era ministra delle politiche comunitarie. In particolare, per Red Tv ha ideato, scritto e condotto “Women in Red” 13 puntate sulle donne nei media. Per Donzelli editore ha pubblicato il saggio “Mamma” e per Rizzoli ha curato le voci della canzone napoletana per Il Grande Dizionario della canzone italiana. E' una delle autrici del programma tv "Splendor suoni e visioni" su Iris- Mediaset.
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