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Brasile: inviare email dopo il lavoro significa fare gli straordinari

Essere connessi 24 ore su 24 su smartphone può rappresentare una vera e propria trappola per i lavoratori, costretti a trascinare le proprie mansioni al di fuori dell’ambiente lavorativo. Il presidente Dilma Rousseff ha lanciato una normativa che prevede il pagamento di straordinari per i dipendenti che rispondono alle mail dopo l’orario di lavoro.
A cura di Daniela Caruso
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Email da Blackberry

Rispondere alle email di lavoro al di fuori dell'orario d'ufficio in Brasile viene considerato uno "straordinario". I dipendenti che inviano un messaggio di posta elettronica a un destinatario che richiede una risposta urgente ha un prezzo, in quanto ruba minuti extra al lavoratore. Per questo, i dipendenti che si prodigano a inviare mail col proprio smartphone una volta messo il piede fuori dall'azienda, dovranno essere pagati con una retribuzione aggiuntiva, da inserire direttamente in busta paga. Questo provvedimento è stato emanato dalla Presidente Dilma Rousseff.

Questa particolare iniziativa è stata intrapresa, poiché i telefoni cellulari di ultima generazione stanno diventando quasi una ‘trappola' per i lavoratori, che spesso trascinano le loro mansioni al di fuori del proprio ambiente lavorativo. Un modo originale, inoltre, messo in piedi per rispondere anche all'eccesso di connettività che impedirebbe al dipendente di staccare la mente dalle pratiche svolte in ufficio, essendo disponibile 24 ore su 24. I lavoratori che inviano email col proprio telefono cellulare, svolgono praticamente degli ordini impartiti dall'alto, come se fossero ancora sul posto di lavoro.

La nuova normativa adottata dal Paese sudamericano, è piaciuta a diverse aziende oltreoceaono, tra cui figura anche la Volkswagen, nota industria di automobili tedesca. Il colosso automobilistico, infatti, smetterà di inoltrare mail attraverso il proprio server, trenta minuti dopo la fine dell'orario di lavoro, riprendendo il consueto invio mezz'ora prima dell'inizio della nuova giornata lavorativa. Anche l'azienda francese Atos ha deciso di aderire a questa normativa, annunciando di voler interrompere l'invio di email aziendali ai propri lavoratori dotati di telefono appartenente alla società, a partire dall'anno prossimo.

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