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Dal Governo una risposta ai No Tav: sul sito le 14 ragioni del sì alla Torino-Lione

Sul sito del Governo Italiano è stato pubblicato un dossier dettagliato che spiega, con un sistema di domande e risposte, le ragioni che spingono il Governo a voler continuare il progetto della Tav Torino-Lione. Tutti i costi, i vantaggi e il reale dissenso dei Comuni interessati.
A cura di Susanna Picone
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Sul sito del Presidente del Consiglio è stato pubblicato un dossier dettagliato che spiega, con un sistema di domande e risposte, le ragioni che spingono il Governo a voler continuare il progetto della Tav Torino-Lione. Tutti i costi, i vantaggi e il reale dissenso dei Comuni interessati.

Quattordici domande con le relative risposte per spiegare il perché della realizzazione della linea ad alta velocità Tav Torino-Lione: le ragioni del Governo di Mario Monti e la volontà di continuare i lavori che in Val di Susa e non solo stanno scatenando continue proteste, sono contenute in una sezione che il Governo ha pubblicato sul suo sito. Una risposta alla questione Tav necessaria per fare il “punto sull’opera” e fornire a tutti gli interessati le informazioni e i documenti aggiornati sullo stato di avanzamento dei lavori e sulle questioni tecniche, compresa una road map che indica le tappe fondamentali dell’opera, le informazioni sul territorio e i documenti audiovisivi prodotti dallo stesso Governo riguardo l’opera.

[quote|right]|La linea storica del Frejus è come una macchina da scrivere nell’era del computer: un servizio che nessuno richiede più.[/quote]Perché la Tav Torino-Lione è un’opera strategica, i costi, le richieste del territorio – Il primo punto chiarito dal Governo è proprio quello che, negli ultimi giorni, ha contribuito ad aumentare le proteste dei valsusini No Tav e cioè il perché il Governo ha riconfermato la Torino-Lione come “opera indispensabile”: la tratta Torino-Lione viene definita, infatti, dal Governo “un investimento strategico per il futuro del nostro Paese in termini di maggiore competitività, di abbattimento delle distanze, di prospettive di sviluppo”. Il secondo punto riguarda i costi dell’opera stessa, eccessivi secondo i No Tav per un progetto inutile e invasivo, ma che, si legge nel documento, “in quanto opera transfrontaliera potrà ottenere la massima percentuale del finanziamento comunitario che arriva fino al 40%. Il finanziamento per l’Italia sarà inferiore ai 3 miliardi di euro”. Secondo il dossier c’è stata inoltre attenzione alle richieste del territorio e questo viene dimostrato dal fatto che l’opera è stata riprogettata ascoltando le esigenze di tutti i comuni interessati.

I vantaggi della Tav Torino-Lione – Si parla poi di vantaggi con una Tav che dimezzerebbe i tempi di percorrenza per i passeggeri e, contemporaneamente, realizza un importante incremento della capacità nel trasporto merci dimezzando i costi di esercizio. Un accenno allo stato dei lavori in Francia, il riferimento alla necessità di una nuova linea “visto il calo del traffico sulla direttrice storica del Frejus” e l’attenzione alla questione ambientale. Secondo quanto si legge nelle domande-risposte del Governo “il progetto non genera danni ambientali diretti ed indiretti”.

Il reale dissenso delle amministrazioni locali – Ultimo punto del documento ma non per questo meno importante è quello che spiega “la dimensione reale del dissenso delle amministrazioni locali”: la maggioranza dei Comuni, francesi e italiani, non sono, secondo il Governo, contro la realizzazione dell’opera. “I comuni italiani contrari sono circa una dozzina ma, se si considerano quelli direttamente interessati dalla realizzazione di tratte in superficie e/o cantieri sono solo due le amministrazioni esplicitamente contrarie (Chiusa San Michele e Sant’Ambrogio di Torino). Tutti gli 87 Comuni francesi sono, invece, favorevoli all’opera.

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