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Chi è Mohamed Lahouaiej Bouhlel, l’attentatore di Nizza: violento e in crisi con la moglie

Trentuno anni, nato a Sousse – in Tunisia – nel 1985. Avrebbe noleggiato il furgone utilizzato per la strage due giorni prima dell’attentato. Non aveva mai dato segni di radicalizzazione e non era noto ai servizi segreti. In questo periodo era depresso perché stava divorziando dalla moglie.
A cura di Charlotte Matteini
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Strage a Nizza: i corpi delle vittime sulla Promenade

L'attentatore che la sera del 14 luglio, durante i tradizionali festeggiamenti per la "Presa della Bastiglia" che si stavano svolgendo a Nizza sulla Promenae des Anglais ha ucciso 84 persone e ferito gravemente altre 18, risponde al nome di Mohamed Lahouaiej Bouhlel, 31enne tunisino nato a Sousse, città tunisina al centro di un altro gravissimo attentato di matrice islamica avvenuto nel giugno dello scorso anno, nel 1985, residente a Nizza dal 2011 e in possesso di carta di soggiorno.  Faceva l'autista di camion da circa un anno e non aveva mai dato segni di radicalizzazione, tantomeno pareva essere un musulmano osservante.

Secondo quanto riportato da Bfmtv, Mohamed Lahouaiej Bouhlel era sposato con una donna franco-tunisina ed era padre di tre figli. La sua identità sarebbe stata accertata grazie a un documento d'identità trovato sul camion utilizzato per la strage. Secondo France.info, l'uomo non sarebbe noto ai servizi segreti, pur avendo alcuni precedenti penali, ma per reati di violenza minore e contro il patrimonio, era noto alle autorità in quanto soggetto aggressivo e dedito all'uso di sostanze stupefacenti, non era però mai stato segnalato, indagato o interrogato perché sospettato di essere un potenziale integralista. Lo scorso maggio era stato arrestato e condannato a 6 mesi – pena sospesa – perché in seguito a un incidente stradale, aveva scatenato un violento alterco. Secondo quanto riportato dai media francesi, sarebbe stato oggetto di "diversi processi, ma è stato condannato una sola volta, nel mese di maggio di quest'anno per aver scagliato contro una persona una paletta di legno durante un diverbio scoppiato per un incidente stradale". Lo ha dichiarato il ministro della Giustizia francese, Jean-Jacques Urvoas, sottolineando che "sono fatti che non hanno nulla a che vedere, né per la loro intensità, né per la loro gravità né per la loro qualifica" con l'atto commesso ieri.

Il 31enne avrebbe noleggiato un camion bianco da 25 tonnellate due giorni prima dell'attentato a Saint-Laurent-du-Var, comune a 5 km di distanza da Nizza, ha finto di dover consegnare del gelato per oltrepassare i posti di blocco attivati per chiudere la strada al traffico veicolare e percorrendo oltre due chilometri di Promenade des Anglais brulicante di famiglie, bambini e turisti a oltre 80 km/h ha falciato 84 persone e ne ha ferite in maniera grave altre 18, nel contempo sparando numerosi colpi d'arma da fuoco con una pistola calibro 7.65.  A bloccare l'attentatore sono state tre persone: neutralizzato da due poliziotti, che sono potuti intervenire grazie all'aiuto di una persona di cui al momento non di conosce l'identità. "Una persona è saltata sul camion per tentare di fermarlo. Da quel momento che la polizia è stata in grado di neutralizzare questo terrorista”. A bordo del camion la polizia ha anche ritrovato armi di grosso calibro, una granata "non operativa", due finti Kalashnikov e vari caricatori. Al momento le autorità francesi stanno perquisendo l'appartamento dello stragista situato nella zona Nord di Nizza e stanno inoltre acquisendo tutti i video registrate dalle telecamere di sicurezza sparse per il percorso per capire da dove esattamente è partito l'attentatore e se il 31enne abbia agito davvero da solo.

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