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“Adotta un terrorista”: parte la campagna per convertire i kamikaze del Daesh

L’idea è di don Aldo Buonaiuto, già oggetto in passato delle cronache per le manifestazioni contro l’eutanasia ad Eluana Englaro.
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“Adotta un terrorista” è il titolo della campagna lanciata da un sacerdote, don Aldo Buonaiuto, con l’obiettivo di convertire i cuori dei kamikazi del Daesh, l’esercito islamico. “Mi rivolgo innanzitutto ai cristiani: “adottate” un terrorista dunque come impegno spirituale, seguendo gli insegnamenti biblici. – spiega don Aldo in un articolo sul giornale cattolico online da lui diretto, In Terris, che ha un comitato scientifico di tutto rispetto, con le presenza di nomi come David Sassoli, Raffaele Bonanni ed una manciata di cardinali – Il cristiano dinanzi all’orrore e al terrore dei criminali ha solo un modo di rispondere: quello di amare pregando per il loro cambiamento. Questa è l’unica e vera “arma” che può illuminare i cuori e le menti di coloro che progettano le stragi. Il Dio dei cristiani, e cioè lo stesso ed unico Padre di tutte le fedi monoteiste, può unirci nel desiderio di adottare ogni potenziale terrorista affinché si converta.”

Don Aldo parla anche del fuggiasco Salah Abseslam, ricercato non solo dalle forze di polizia di tutta Europa, che lo braccano in quanto terrorista, ma che dagli uomini del Daesh, che lo considerano un disertore: Vorrei credere o almeno sperare – scrive – che quel Salah Abdeslam sia scappato non solo per la paura ma anche grazie ad una mano invisibile che lo abbia bloccato per farlo ravvedere e magari anche per costituirsi. Può sembrare assurda questa ipotesi eppure per coloro che credono nel Dio di “tutte le cose visibili e invisibili” tale intraprendenza non dovrebbe stupire. Anzi, l’iniziativa del Signore ce l’aspettiamo e la desideriamo ardentemente.”

“Amate i vostri nemici, amate coloro che vi odiano, pregate per coloro che vi perseguitano… ” insegnava Gesù Cristo. Così, per don Aldo, “si può vincere il terrorismo per un amore più grande. Desiderare il ritorno del figlio perdutosi nell’oblio delle tenebre che possa sentirsi spinto dalla misericordia del Padre.” Don Aldo Buonaiuto, è antropologo, demonologo, esperto in sette religiose, ha un volto noto perché è stato spesso ospite in trasmissioni televisive di Rai e Mediaset. Collaboratore tra i più stretti, fino alla sua morte, di don Oreste Benzi nella Comunità Papa Giovanni XXIII, è stato tra gli uomini di Chiesa che più si sono battuti affinché su Eluana Englaro non fosse praticata l’eutanasia, organizzando anche dei sit-in fuori dalla clinica in cui la ragazza era ospitata. Nelle scorse ore ha lanciato questa nuova iniziativa che non sembra essere solo una provocazione ed è destinata a far molto discutere.

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