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Yara ultime notizie: raccolta di firme contro l’assalto mediatico

Torna a parlare Don Corinno Scotti,lo fa invitando i mass media al silenzio, annunciando una raccolta di firme affinché cessi il bombardamento mediatico a Brembate.
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Dall'altare della chiesa di Brembate di Sopra, torna a parlare Don Corinno Scotti, una delle persone più vicine alla famiglia Gambirasio in questi mesi di angoscia e sofferenza. Dal 26 novembre, giorno in cui Yara è scomparsa, e fino al 26 febbraio quando il corpo di Yara è stato ritrovato a Chignolo, Don Corinno e il sindaco di Brembate sono stati sempre molto solidali e protettivi con la famiglia Gambirasio, che si è mostrata alle telecamere sempre con parsimonia e spesse volte è rimasta ad aspettare nell'intimità della villetta di via Rampinelli.

Tutto questo sembra non essere bastato alle tv e ai giornali che, invece, hanno presidiato il paese durante i mesi dell'assenza di Yara e che ancora oggi, dopo la notizia della sua morte, installano telecamere e lanciano servizi dai luoghi dell'orrore.  Nonostante la ritrosia della comunità a concedersi alla lucetta rossa, a Brembate sembra ripetersi quanto avvenuto ad Avetrana: il paese è sotto pressione, continuamente asserragliato dalle domande dei giornalisti. I cittadini, così come i genitori di Yara Fulvio e Maura Gambirasio, sono sfiancati e non sopportano più l'insistenza dell'occhio di bue della cronaca nera sul piccolo paesino della provincia bergamasca. Per questo, durante l'omelia domenicale Don Corinno Scotti ha detto:

Vedete, vi ho sempre parlato con il cuore in mano, con semplicità e senza sottintesi del dramma della nostra Yara che ha colpito tutti noi. Invece i giornali, i massmedia hanno raccontato quello che volevano. L'altra sera ho ricevuto la telefonata da un brembatese il quale mi confidava che sta partendo una raccolta di firme per chiedere ai giornali e alle televisioni di cessare questo negativo bombardamento mediatico sulla nostra comunità. Mi chiedeva un mio parere e subito ho risposto che condividevo questa azione.

Un'azione forse necessaria, soprattutto quando il dovere di cronaca, la volontà di informare partecipando al dolore di una famiglia e di una comunità lasciano spazio allo sciacallaggio e alla speculazione.  Durante la messa, il parroco poi ha ricordato le parole che Fulvio Gambirasio gli ha confidato in una delle ultime visite: "Nostro Signore ha mandato Yara sulla terra per mandare un messaggio di bontà a tutti gli uomini". Ci auguriamo che in tanti possano cogliere tale messaggio e che, almeno di fronte alla tragedia, la voglia di sapere lasci spazio al pudore.

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