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Yara ultime notizie: picchiata con violenza inaudita prima di essere uccisa

La tredicenne bergamasca Yara Gambirasio sarebbe stata picchiata con violenza prima di morire, lo confermerebbero gli emeatomi e il colpo alla tempia riscontrato durante l’autopsia della dottoressa Cattaneo.
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Yara GAmbirasio malmenata

Le indiscrezioni degli ultimi giorni davano la tredicenne bergamasca Yara Gambirasio morta strangolata. In effetti, il settimanale Oggi, in edicola ieri ha riportato alcune dichiarazioni della dottoressa Cristina Cattaneo. Dichiarazioni che però, durante la puntata di ieri di Chi l’ha visto, Federica Sciarelli ha detto non appartenere all’anatomopatologa del LABANOF: si tratterebbe di virgolettati falsi poiché nessuna novità è stata resa nota dall’equipe medica che sta lavorando all’autopsia sul corpo di Yara Gambirasio.

Si riparte, dunque, dalle parole pronunciate dal Procuratore di Bergamo Meroni durante la conferenza stampa: non confermato lo strangolamento e la pressione delle dita dell’assassino sulla gola di Yara, ciò che rimane è la certezza che la morte non è arrivata in maniera veloce e indolore per la giovane atleta bergamasca. Una sicurezza che dà forza all’ipotesi secondo cui Yara sia stata violentemente malmenata: come confermerebbero anche le tracce del colpo sulla tempia.

Calci, pugni e maltrattamenti che fanno dubitare anche della posizione in cui è stato ritrovato il corpo di Yara a Chignolo, nel campo di sterpaglie. Perplessità, infine, anche per il cerchietto ritrovato sul capo della tredicenne bergamasca. Se è vero che Yara è stata picchiata con ferocia, magari strattonata, come è possibile che il fermaglio le sia rimasto in testa? E se invece fosse caduto perché l’assassino avrebbe mostrato così tanta perizia nel rimetterlo al proprio posto? Sono queste le tante domande ancora senza risposta nel mistero del delitto di Yara Gambirasio.

Un mistero che tra le tante ombre non ha ancora trovato un responsabile. Gli inquirenti, in tal senso, hanno provveduto alla comparazione di un numero molto alto di DNA, 200/400 tracce genetiche, con i due ritrovati sul guanto di Yara, ma fino ad adesso non ci sono stati riscontri positivi. Pertanto, mentre si infiamma la polemica sulle indagini, i cittadini di Brembate di Sopra si sono detti disponibili a donare il proprio DNA qualora fosse utile alle indagini.

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