109 CONDIVISIONI

Yara Gambirasio: Zoran Petrovic è l’uomo del furgone bianco, si cerca il complice

Zoran Petrovic, ecco l’uomo del furgone bianco, che è stato arrestato dopo l’aggressione a Montecchio Maggiore, il 20 agosto scorso. Chi è il suo complice? E soprattutto: c’è un legame con la morte di Sarah Scazzi?
A cura di danila mancini
109 CONDIVISIONI
zoran petrovic il maniaco del furgone bianco

In questi ultimi giorni si è parlato molto dell'aggressione di Montecchio, in provincia di Vicenza, dove due ragazzine di 13 e 14 anni hanno subito, il 20 agosto scorso, un vero e proprio assalto da parte di un uomo con un furgone bianco. Grazie al loro coraggio e alla forza di reazione sono riuscite a prendere tempo e ad evitare che fossero caricate sul mezzo e condotte chissà dove. Un passante, notando tutta la scena, è intervenuto evitando il peggio. Questa la sua testimonianza ai microfoni di Chi l'ha visto:

Mi sono avvicinato all'auto per aprire la portiera, quando ho visto queste due ragazzine che continuavano a camminare velocemente e a voltarsi indietro. Ho guardato anche io e ho visto un signore dall'altro lato della strada che le seguiva ad una distanza di 30 metri. Poi le ragazze hanno attraversato l'incrocio, mentre il signore che le seguiva ha proseguito dritto verso via Canove. In direzione contraria al senso di marcia delle ragazze, si è avvicinato il furgone bianco. E' sceso un uomo dalla parte destra, quella del passeggero, ha aperto il portellone laterale e poi è andato dietro il furgone. Io continuavo a guardare e, quando le ragazze sono arrivate all'altezza del portellone, è uscito questo signore e si è parato davanti con le braccia aperte, cercando di fermarle. Ne ha preso una e nel frattempo l'altra è sgattaiolata sulla sinistra. Poi è tornata indietro e gli ha tirato addosso qualcosa, gli è saltato anche addosso e ha iniziato a menare.

Come rivelato dalla redazione di Chi l'ha visto, si sta parlando di  Zoran Petrovicecco l'uomo del furgone bianco, che è stato arrestato grazie alla testimonianza delle due ragazzine. Ora si è alla ricerca di quello che pare, il giorno dell'aggressione a Montecchio, potesse essere il suo complice.

Intanto che avveniva l'agguato, infatti, un'altro uomo era fermo a guardare appoggiato sul muretto di una villetta, fino a qualche minuto prima che arrivassero i carabinieri. Non è intervenuto e il testimone, che ha raccontato nel dettaglio quanto accaduto, crede che fossero complici, come se avessero organizzato una morsa a tenaglia in modo da bloccare le due ragazzine. Ed ecco come descrive l'uomo a piedi: 1.60-1.63, di corporatura robusta, carnagione mediterranea, abbronzata, come lo potrebbe essere qualcuno che in estate lavora all'aperto. Di chi si tratta?

Le segnalazioni, giunte in trasmissione, hanno condotto al Bowling Le Alte, vicino a Montecchio Maggiore, dove Zoran ha lavorato per quattro anni e dove frequentava un gruppo di connazionali, tra cui ci sarebbe un uomo che sembra essere quello descritto dalle due piccole vittime dell'aggressione e dal testimone, che ha assistito.

Gli inquirenti sono al vaglio di tutte le testimonianze, per fugare ogni dubbio e per valutare se davvero, il 20 agosto scorso, a Montecchio hanno agito due uomini.

109 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views