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WSJ: “Prima del voto Trump pagò 130mila dollari per comprare il silenzio di una pornostar”

Un avvocato di Donald Trump avrebbe pagato 130.000 dollari per il silenzio di una pornostar un mese prima delle elezioni presidenziali del 2016: la donna non avrebbe dovuto parlare di un presunto rapporto sessuale col Presidente.
A cura di Susanna Picone
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Ennesima tegola sul presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Già finito nella bufera per dei commenti volgari fatti riferendosi ai profughi provenienti da alcuni Paesi poveri, adesso è il Wall Street Journal a scrivere, citando fonti ben informate, che il tycoon attraverso il suo avvocato Michael Cohen – capo dell’impero immobiliare Trump Organization – avrebbe pagato 130.000 dollari a una pornostar un mese prima delle elezioni presidenziali del 2016. La donna è Stephanie Clifford, attrice hard conosciuta con il nome d’arte di Stormy Daniels. Secondo il Wall Street Journal, in cambio dei soldi la pornostar si sarebbe impegnata a non parlare in pubblico di un presunto incontro sessuale con quello che sarebbe diventato il successore di Barack Obama. L’incontro tra Stephanie Clifford e Donald Trump sarebbe avvenuto nel luglio del 2006, dopo che i due si conobbero nel corso di un torneo di golf di celebrità a Lake Tahoe. Il tycoon aveva già sposato, nel 2005, l’attuale moglie Melania.

La reazione della Casa Bianca – In passato Trump è stato accusato di molestie da alcune donne – tra queste Jessica Drake, un’altra attrice a luci rosse che nell’ottobre del 2016 ha accusato Trump di averla baciata contro la sua volontà dopo lo stesso torneo di golf del 2006 – ma stavolta, secondo quanto rivela il giornale americano, si sarebbe trattato di una relazione non forzata. Da parte sua la Casa Bianca nega: “Queste sono storie vecchie e riciclate che sono già state pubblicate e con forza smentite prima delle elezioni”, ha detto un funzionario rispondendo alla domanda sull'accordo economico raggiunto con l’attrice. A sua volta l'avvocato Cohen non ha risposto alla domanda sul presunto pagamento ma si è limitato a dire che “il presidente Trump, ancora una volta, smentisce con veemenza questo o qualsiasi altro incontro a sfondo sessuale” con la ex attrice. Cohen ha anche accusato il Wsj affermando che “questa è la seconda volta che voi sollevate accuse contro il mio cliente”.

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