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Videomessaggio di Berlusconi: “Farò sempre politica, decaduto o no” (VIDEO)

Il leader del Popolo della Libertà nel videomessaggio prima del voto della Giunta per le Elezioni.
A cura di Redazione
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Un Berlusconi determinato e deciso quello che attraverso il videomessaggio parla agli italiani a poche ore dal voto della Giunta per le Elezioni del Senato della Repubblica. Nel lungo video, il Cavaliere parte dalla considerazione che "Forza  Italia è l'ultima chiamata prima della catastrofe" e invita tutti i militanti ad una nuova "discesa in campo", ad impegnarsi e a diventare missionari nelle sezioni di Forza Italia. Perché, secondo Berlusconi, "è arrivato il momento di indignarsi e ribellarsi, perché Forza Italia è il trionfo dell'amore sull'invidia e sull'odio e sarà il vero movimento che può e deve conquistare la maggioranza dei consensi in Parlamento".

"In questo momento", continua Berlusconi, "nella drammatica situazione in cui siamo ogni persona consapevole e responsabile che vuole continuare a vivere in Italia ha dovere d occuparsi del nostro comune destino". Poi il Cavaliere affonda: "Io sarò sempre con voi, decaduto o no e si può fare politica anche senza essere in Parlamento".

Il Cavaliere ha poi ricordato che "non è il seggio che fa il leader ma il consenso popolare che a me non è mai mancato e non mi mancherà nemmeno in futuro". I problemi nascono, secondo il Cavaliere, dal "contropotere della  magistratura che cerca di preparare la via giudiziaria al socialismo" e che ha visto nella sua discesa in campo nel 1994 un ostacolo alla possibilità di impadronirsi del Governo del Paese. Da quel momento, senza alcun motivo, "mi sono stati rovesciati addosso 50 processi, hanno rovistato ignobilmente nel mio privato e aggredito il mio patrimonio". Uno sfogo amaro, che continua: "Con dei pretesti hanno attaccato me, la mia famiglia e i miei ospiti. E ora dopo 41 processi hanno creduto di farmi fuori, ma una sentenza così può non essere definitiva perché ricorrerò in Europa. Hanno calpestato il mio diritto alla difesa, rifiutandosi di ascoltare 171 testimoni a mio discapito". Infine la chiusura, netta: "Io sono assolutamente innocente".

Certo, "continueranno a tentare di eliminarmi dalla scena politica" ma io "sono convinto che mi state dando ragione e sono convinto che condividete questo mio allarme e che saprete rispondere a questo mio appello che è prima di tutto testimonianza di amore per la nostra Italia".

C'è poi spazio per considerazioni di carattere personale: "Io sono orgoglioso di aver impedito alla sinistra di prendere il potere. Per questo adesso sono qui a chiedere a ciascuno di voi di aprire gli occhi e scendere in campo per combattere questa sinistra e l'uso della giustizia a fini di lotta politica. Non vogliamo e non possiamo permettere che l'Italia resti rinchiusa nella gabbia di una giustizia malata". E così, "tocca ad ogni persona impegnarsi per il nostro destino".

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