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Vaccini, arriva la petizione del Pd contro il rinvio dell’obbligo: “Si combattono le malattie, non la scienza”

Il Partito Democratico lancia una petizione contro il rinvio dell’obbligo vaccinale. “Io non rinvio”, è lo slogan – rilanciato anche come hashtag – della campagna che si può sottoscrivere online o alle feste dell’unità. “Non si combatte la scienza, si combattono le malattie”, affermano i vertici del Pd lanciando l’iniziativa.
A cura di Stefano Rizzuti
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La decisione di rinviare l’obbligo vaccinale per i bambini che frequenteranno a settembre le scuole materne e gli asili continua a provocare critiche e proteste da parte del Partito Democratico. Per provare ad arginare la volontà espressa in Parlamento, con l’approvazione dell’emendamento al decreto Milleproroghe, il Pd lancia una petizione contro il rinvio dell’obbligo al 2019 per l’accesso a scuole dell’infanzia e nidi. “Nessun passo indietro sulla salute dei bambini, siamo dalla parte della scienza e delle competenze. Il governo gioca al rinvio anche sui vaccini, mettendosi contro il parere unanime dei medici che hanno valutato come una priorità quella dell'obbligo scolastico per costruire l'immunità di gregge. Ecco perché abbiamo voluto lanciare una petizione online, raccogliendo l'appello ‘Io Vaccino' delle mamme dei bambini immunosoppressi. Non si combatte la scienza, si combattono le malattie”, affermano il segretario Pd, Maurizio Martina, la responsabile Comunicazione, Marianna Madia, e la responsabile per il diritto alla Salute, Marina Sereni.

La petizione è stata pubblicata sui canali social del partito e si può aderire sul sito www.partitodemocratico.it. Ma la petizione non è solo online: è possibile sottoscriverla anche alle feste dell’unità. Il messaggio viene ribadito anche dal profilo Twitter del Partito Democratico: “Il Pd lancia una petizione online e nelle feste dell’unità per mantenere l’obbligatorietà dei vaccini. Non si combatte la scienza, si combattono le malattie. Il diritto alla salute dei bambini non si rinvia”. E lancia contestualmente l’hashtag #iononrinvio.

Il segretario del Pd, Maurizio Martina, rilancia su Twitter l’iniziativa: “Nei circoli Pd e nelle feste dell’unità sosteniamo con una petizione l’appello di tanti cittadini perché il diritto alla salute dei bambini non si rinvia”. Dello stesso parere anche Debora Serracchiani, la quale ribadisce che “il diritto alla salute dei bambini non si rinvia”. Teresa Bellanova, ex sottosegretario allo Sviluppo economico, scrive: “C’è chi fa propaganda sulla salute dei cittadini e chi non ci sta ad arrendersi alle teorie e complotti contro la scienza. La tutela della salute dei nostri figli non si rinvia”.

Il testo della petizione

Sul sito del Pd è possibile leggere la petizione, rivolta a deputati e senatori:

Vi chiediamo di retrocedere dalla recente decisione presa dal Parlamento di rinviare l’attuazione della normativa sull’obbligo vaccinale, varata solo un anno fa. È una scelta che riteniamo grave e inaccettabile. Per i nostri cari e per tutti i bambini che vivono in Italia. Il nostro paese ha bisogno di invertire una pericolosa tendenza che ha fatto registrare negli anni un significativo calo delle coperture vaccinali. La scienza e la medicina indicano con chiarezza la direzione di marcia da seguire, al di là delle posizioni politiche di parte, per garantire sempre meglio la difesa della salute di tutti i nostri bambini, anche di quelli immunodepressi che non possono vaccinarsi, e sconfiggere malattie gravi e mortali. I risultati della Legge varata dal governo Gentiloni già si vedono e sono di segno positivo. Aderiamo in pieno all’appello “Io Vaccino” delle mamme dei bambini trapiantati e quindi, in conseguenza dei farmaci post-trapianto, immunosoppressi. Sono loro, i più deboli, ad avere bisogno di una copertura vaccinale piena ed estesa. Condividiamo la seria preoccupazione dell’Ordine dei medici il cui presidente ha affermato: “l’emendamento approvato non risponde all’evidenza scientifica circa la necessità delle vaccinazioni. Lanciamo un appello al Parlamento perché rispetti la scienza. È inaccettabile che oggi chi governa lasci spazio alla disinformazione antiscientifica giocando con la salute dei cittadini e dei bambini in particolare. È inaccettabile l’approssimazione con cui si giustificano scelte pericolose per la salute di tutti. Non si combatte la scienza, si combattono le malattie. Il diritto alla salute dei bambini non si rinvia. Deputati e senatori, vi chiediamo di non dividervi su un tema come questo e, qualunque sia il vostro orientamento politico, di tutelare la salute dei nostri figli.

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