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Vaccini, Grillo: “Bambini devono farli, sospesa solo sanzione”. Taverna: “Sono come marchi per animali”

Il ministro della salute Giulia Grillo replica alle polemiche sull’emendamento approvato in Senato: “L’obbligo sui vaccini resta, abbiamo solo rinviato di un anno una delle fattispecie sanzionatorie”. Intanto però l’Ordine dei medici si rivolge al Parlamento: “Lanciamo un appello al parlamento perché rispetti la scienza. L’emendamento non risponde all’evidenza scientifica circa la necessità delle vaccinazioni”.
A cura di Redazione
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Non si placano le polemiche dopo l'approvazione di un emendamento al decreto Milleproroghe con il quale Lega e M5s sanciscono il rinvio del divieto di accesso ai servizi educativi per l’infanzia e alle scuole per l’infanzia, dei bambini le cui famiglie non presentino la documentazione che prova l’avvenuta vaccinazione. In sostanza, con l'emendamento si fa slittare di un anno il divieto di accesso nelle scuole per i bambini da 0 a 6 anni che non siano in regola con le vaccinazioni. Ad alzare la voce, dopo il Partito Democratico, è l'Ordine dei medici, che lancia un appello al Parlamento affinché "rispetti la scienza" e bocci un "emendamento che non risponde all'evidenza scientifica circa la necessità delle vaccinazioni".

A gettare acqua sul fuoco è però il ministro della Salute, l'esponente del Movimento 5 Stelle Giulia Grillo: "Speravo di non dover intervenire per l'ennesima volta sul tema delle vaccinazioni che da strumento di prevenzione primaria si sono trasformate in strumento di lotta politica a tratti con toni di guerra di religione". Per Grillo, infatti, " i bambini dovranno continuare a essere vaccinati e i genitori dovranno ancora presentare le certificazioni", ma è stata solo "sospesa per un anno una delle tre forme sanzionatorie previste dalla stessa legge, che prevede il non accesso dei bimbi non vaccinati agli asili nido e alle scuole materne". Dunque, ribadisce il ministro, "non ci sarà nessun passo indietro sull'obbligo vaccinale".

Un chiarimento che non ha però spento le polemiche in casa 5 Stelle. Se Trizzino e Fattori continuano a ribadire la loro contrarietà alla proposta in discussione in Parlamento, va registrata la presa di posizione di Paola Taverna. La vicepresidente del Senato, in un intervento che sta avendo una grandissima condivisione sui social network, si spinge a paragonare le vaccinazioni dei bambini alla marchiatura degli animali.

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