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Usa, nozze gay arrivano alla Corte Suprema: attesa decisione storica

La Corte Suprema si riunisce per esaminare i ricorsi presentati contro il bando delle nozze gay in quattro stati (Michigan, Ohio, Kentucky e Tennessee): la sentenza potrebbe portare alla legalizzazione dei matrimoni tra persone dello stesso sesso in tutti gli Stati americani.
A cura di Susanna Picone
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È arrivato alla Corte Suprema degli Stati Uniti il caso che potrebbe portare alla storica legalizzazione dei matrimoni gay in tutti i 50 stati americani. I giudici si sono riuniti per esaminare i ricorsi presentati contro il bando delle nozze gay in quattro stati (Michigan, Ohio, Kentucky e Tennessee). Si tratta di un ricorso che è stato mosso da sedici tra gay e lesbiche dei quattro stati americani: se dalla Corte Suprema dovesse arrivare una dichiarazione di incostituzionalità del divieto in questi stati automaticamente verrebbe considerata applicabile a tutto il Paese. La sentenza della Corte Suprema, per niente scontata, è attesa entro la fine di giugno ma già da giorni molte persone, tra sostenitori e oppositori dei matrimoni gay, si sono messe in fila per assicurarsi un posto tra i 400 destinati al pubblico in aula. Altri manifestanti di campi opposti si sono radunati fuori dalla Corte con striscioni e megafoni. Da quanto è trapelato, al primo esame i giudici si sono divisi. Il giudice Anthony Kennedy potrebbe esser l'ago della bilancia nella decisione se legalizzare i matrimoni tra coppie omosessuali in tutti gli Stati Uniti o lasciare ai singoli stati il compito di decidere.

Matrimoni gay legali in 37 su 50 Stati – Nel 2013 la Corte Suprema ha abolito il divieto federale al riconoscimento dei matrimoni gay, e ora molti osservatori credono che arriverà una sentenza storica per il riconoscimento delle nozze gay. Sono 37 su 50 gli stati in America che riconoscono i matrimoni tra persone dello stesso sesso: in molti la legalizzazione è avvenuta per decisione dei tribunali federali che, alla luce della sentenza della Corte Suprema del 2013, hanno dichiarato incostituzionali le leggi approvate dagli stati, ed in alcuni casi inserite come emendamenti nelle costituzioni statali, per riconoscere come matrimonio solo quello tra un uomo e una donna.

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