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“Un legame fra una rara forma di cancro e le protesi al seno”, morte 9 donne

La Food and Drug Administration ha spiegato di aver ricevuto 359 segnalazioni di pazienti con protesi mammarie che hanno sviluppato una rara forma di tumore: sono nove le vittime accertate finora.
A cura di S. P.
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La Food and Drug Administration (Fda) statunitense è tornata a parlare della possibilità di un legame tra una rara forma di cancro e le protesi al seno. L'agenzia statunitense, che già nel 2011 si era interessata della questione, ha recentemente rafforzato la sua posizione al riguardo con un aggiornamento che è rimbalzato sui media internazionali. In particolare la Food and Drug Administration ha citato i dati di 359 donne che dopo l'impianto di protesi mammarie hanno sviluppato un raro tumore del sangue chiamato linfoma anaplastico a grandi cellule (Alcl). Nove di queste donne sono poi decedute. La Fda ha fatto sapere di aver ricevuto la 359 segnalazioni a partire dal primo febbraio 2017 e tra queste, appunto, ci sono anche i report sulle nove donne morte.

Il comunicato della Food and Drug Administration – Nel suo comunicato la Fda ha precisato comunque che “tutte le informazioni disponibili al momento suggeriscono che le donne con protesi al seno hanno un rischio molto basso, seppur maggiore rispetto alle donne non sottoposte a impianto, di sviluppare Alcl”. La maggior parte dei casi associati a protesi mammarie, così ancora la Fda, “sono trattati con la rimozione della protesi e della capsula che la circonda. Alcune pazienti sono state trattate anche con chemio e radioterapia”. L’allarme che arriva dall’America non è il primo sulla questione. Lo scorso anno, infatti, era stata l'autorità francese a intervenire sul possibile collegamento tra le protesi e il tumore, ordinando ai produttori di dimostrarne la sicurezza oppure di affrontare il fatto che sarebbero state vietate.

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