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Tredicenne napoletano molestato dai compagni di classe: la gita diventa incubo

Durante una gita scolastica a Fasano, in Puglia, un tredicenne è stato violentato da 7 suoi compagni di classe. I ragazzini non sono perseguibili penalmente ma per loro è stato aperto un fascicolo ad opera della Procura della Repubblica di Napoli.
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violentato in gita

La gita di classe, un'occasione per stare assieme ai propri compagni lontano dalle aule della scuola. Un'opportunità per  crescere assieme, divertendosi. Dev'essere questa la visione più diffusa del viaggio d'istruzione; una visione che però non combacia con l'agghiacciante disavventura del ragazzo tredicenne  di Napoli, violentato dai suoi compagni di scuola.

Il ragazzino frequenta la scuola media di Napoli sita in zona Marechiaro, a Posillipo: una delle cosiddette zone bene di Napoli. Durante la gita scolastica a Fasano 7 ragazzini si introducono nella sua camera e qui si scatena l'inferno. Lo bloccano e lo costringono a subire i loro soprusi sessuali, non per una  sola notte bensì per due. Eppure nessuno si accorge di nulla, neanche gli accompagnatori. Al ritorno dal viaggio il ragazzino non ce la fa a tenere per sé il terribile segreto e si confida con i genitori. Da lì scatta la denuncia del fatto al preside della scuola e di lì a poco l'intervento delle forze dell'ordine.

I ragazzini  protagonisti delle violenze, siccome minorenni, non sono perseguibili dal punto di vista penale; ad ogni modo, sono stati segnalati in un fascicolo indirizzato alla Procura della Repubblica per i minorenni di Napoli, sebbene i genitori chiedono che venga fatta giustizia. Per quanto riguarda la "punizione scolastica", il preside ha predisposto 15 giorni di sospensione e l'introduzione in un programma di recupero sostenuto da psicologi e assistenti sociali.

Alcuni dei 7 ragazzini incriminati si sono detti pentiti e in una lettera hanno chiesto scusa al loro compagno di classe. Intanto la vicenda è finita sulle pagine del social network più diffuso tra i ragazzini, Facebook, dove emerge uno spaccato deludente dei ragazzini della Napoli bene. Molti, infatti, sapevano dell'accaduto e non solo si erano "girati dall'altra parte" ma si erano mostrati compiaciuti per la violenza del branco.  Un particolare che non fa che seminare interrogativi importanti sulla nuova generazione, avvezza ad atti di bullismo, non ultimo quello che ha coinvolto la babygang del quartiere Vomero di Napoli che nelle scorse settimane aveva picchiato due 14enni per un casco. Un'età difficile, quella dei protagonisti di tali vicende, ma che ad ogni modo non giustifica al gravità dei  loro gesti.

Permangono molti interrogativi sugli avvenimenti della gita di Fasano, in particolare uno emerge con insistenza: i "grandi" dov'erano? Erano 8 gli accompagnatori del viaggio d'istruzione, possibile che nessuno di questi si sia accorto di nulla, come mai? Qual è il ruolo dei professori durante la gita scolastica? Non dovrebbero essere in grado di gestire e controllare i ragazzini di cui hanno la responsabilità. Molto probabilmente gli 8 accompagnatori, non perseguibili, verranno ascoltati nei prossimi giorni e si spera che da lì in avanti si possa fare chiarezza su quest'orribile storia.

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