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Tra i boia dell’Isis uno studente gallese e un francese

Le facce dei jihadisti si vedono bene nel video girato per testimoniare la decapitazione di Peter Kassig: tra di loro ci sarebbe il 20enne Nasser Muthana, studente di medicina proveniente da Cardiff. È stato riconosciuto da suo padre.
A cura di Susanna Picone
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Tra i boia jihadisti comparsi nel video in cui si mostra la decapitazione di Peter Kassig, l’ex ranger poi diventato operatore umanitario rapito in Siria, ci sarebbero anche un gallese e un francese. A riconoscere il cittadino gallese – nelle immagini i jihadisti compaiono a volto scoperto – è stato suo padre. Sarebbe Nasser Muthana, 20 anni, studente inglese di medicina, proveniente da Cardiff. Nel video dell'esecuzione di gruppo Nasser appare di fianco a “Jihadista John”, il miliziano dall'accento inglese ritenuto l'esecutore delle decapitazioni di cinque ostaggi occidentali. Suo padre Ahmed Muthana ha detto però di non essere certo al 100% di averlo riconosciuto: “Non posso essere certo, ma sembra mio figlio”. L'uomo ha detto anche che non sarebbe in grado di perdonare il giovane, qualora decidesse di tornare a casa e che ora, dopo l'uccisione di esseri umani, deve temere la vendetta di Allah. Oltre al gallese, poi, nel gruppo di estremisti comparsi nel video ci sarebbe anche un cittadino francese. In questo caso a dirlo è stato il ministro dell'Interno, Bernard Cazeneuve. Sarebbe Maxime Hauchard, 22 anni, convertito all'Islam a 17 anni.

Ministro francese non esclude la presenza di altri connazionali tra gli estremisti – Da quando si è convertito Maxime Hauchard, originario della Alta Normandia, si fa chiamare Abu Abdallah Al-Faransi ed è entrato in Siria circa un anno e mezzo fa. L’uomo è stato identificato grazie a una videointervista rilasciata a luglio all’emittente Bfm Tv, nella quale il ragazzo parla di sharia e anche del desiderio “di morire in combattimento”. E il 22enne potrebbe non essere l’unico francese dell’Isis: il ministero degli Interno non esclude infatti che vi siano altri cittadini francesi fra i jihadisti. “Al di là della condanna di questi innominabili crimini – ha detto Cazeneuve – lancio un appello solenne e con la massima gravità a tutti i nostri compatrioti e soprattutto ai giovani, che sono l'obiettivo privilegiato della propaganda terroristica, affinché aprano gli occhi sulla terribile realtà delle azioni di Daesch e dei gruppi affiliati, che schiavizzano, martirizzano e uccidono”.

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