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Tornano i voucher dopo la loro abolizione. Luigi Di Maio: “Ok in agricoltura e turismo, ma no abusi”

Dopo l’abolizione avvenuta nella scorsa legislatura, i voucher potrebbero tornare almeno nei settori di turismo e agricoltura, almeno secondo quanto affermato dal ministro del Lavoro Luigi Di Maio. L’idea è quella di ricorrere a questo strumento in alcuni settori lavorativi limitati, ma evitando abusi.
A cura di Stefano Rizzuti
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I voucher potrebbero presto tornare come strumento da utilizzare nel mercato del lavoro italiano per pagare alcune prestazioni. Come spiega il ministro del Lavoro Luigi Di Maio ci sono alcuni settori “come l’agricoltura e il turismo” in cui questo strumento potrebbe servire “per specifiche competenze”. In questi casi, “ben venga”, afferma il vicepresidente del Consiglio che però avverte: “L’unica cosa che chiedo alle forze di maggioranza è quella di evitare abusi in futuro”. Il timore di Di Maio sembra riferito al fatto che i voucher erano già stati introdotti e poi eliminati durante la scorsa legislatura, soprattutto su spinta dei sindacati che anche stavolta, peraltro, tornano a esprimere forti critiche su questa possibilità. Intervistato questa mattina a Omnibus, su La7, il ministro ha affermato: “I voucher se servono per sfruttare i nostri ragazzi e i meno giovani non vanno bene. Se vogliamo discutere di specifiche mansioni in agricoltura e turismo sono d’accordo”.

Secondo Di Maio prima di reintrodurre i voucher è necessario “fare una riflessione” pur rimanendo “determinati limiti” riguardanti soprattutto le categorie coinvolte, come quelle di baby sitter, agricoli stagionali, giardinaggio e pulizie. Il ministro, parlando durante l’audizione in commissione Industria e Lavoro al Senato, si dice convinto che questa riflessione debba partire dal Parlamento, non lasciando alcuno spazio “per lo sfruttamento”.

Il ministro dell’Agricoltura vuole i voucher

Gian Marco Centinaio, ministro per le Politiche agricole, è intervenuto all’assemblea di Confagricoltura in corso a Bruxelles, spiegando di essere favorevole “ai voucher ma non come erano prima”. E l’invito è inequivocabile: “Mettiamoli nel decreto il più in fretta possibile”.

Critiche da Pd e LeU

Il segretario del Pd Maurizio Martina spiega che i voucher erano stati superati proprio quando il Pd era al governo, una eliminazione ritenuta “giusta” e che non andrebbe modifica, secondo Martina. “Penso ci possano essere altre soluzioni alla reintroduzione dello strumento che abbiamo lasciato”, afferma ancora. Molto critico anche Roberto Speranza, deputato di Liberi e Uguali, che si rivolge direttamente al vicepresidente del Consiglio: “Caro ministro Luigi Di Maio, se vuoi combattere davvero la precarietà del lavoro i voucher sono il tuo primo nemico. Se invece vuoi reintrodurli non sei più credibile”.

La proposta di FdI

Al contrario, sulla reintroduzione dei voucher punta gran parte del centrodestra, a partire da Forza Italia. Ma anche Fratelli d’Italia chiede a Di Maio di tenere “in considerazione la proposta” avanzata dal partito su questo strumento. “La nostra indicazione – afferma il deputato Walter Rizzettova proprio nel senso di valorizzazione dei lavoratori occasionali, nella loro tutela, nella corretta tracciabilità dello strumento, nel contrasto assoluto agli abusi, nel divieto di utilizzo da parte dei sindacati che prima scendono in piazza e poi ne attingono a piene mani. Riteniamo che troppe occasioni di lavoro siano state perse, a favore del nero; quando e se il ministro vorrà ascoltarci, noi siamo a disposizione”.

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