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Terremoto Nepal: rintracciati gli ultimi italiani che mancavano all’appello

L’unità di crisi della Farnesina ha individuato gli ultimi italiani segnalati e non ancora rintracciati dopo il terremoto in Nepal del 25 aprile. Oltre 7500 le vittime del sisma.
A cura di Susanna Picone
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L'unità di crisi della Farnesina è riuscita a individuare in queste ore anche gli ultimi italiani che ancora non erano stati rintracciati dopo il devastante terremoto in Nepal del 25 aprile scorso. Lo rende noto un comunicato del ministero degli Esteri. Il monitoraggio costante della situazione da parte dell'Unità di Crisi, dell'Ambasciata a New Delhi e del Consolato Generale a Calcutta continua, fa sapere il ministero, per far fronte ad ogni evenienza. In Nepal continuano inoltre le ricerche dei corpi di Marco Pojer e Renzo Benedetti – personale dell’Unità di Crisi e della Protezione Civile sono partiti al fine di seguire l’attività di ricerca -, mentre le salme di Oskar Piazza e di Gigliola Mancinelli sono giunte in Italia ieri sera. Il bilancio delle vittime del terremoto che ha messo in ginocchio il Nepal è salito a oltre 7500 morti, tra questi sono 57 gli stranieri. I feriti, invece, sono 14536.

Squadre straniere di ricerca e soccorso hanno iniziato a lasciare il Nepal – Intanto, a dieci giorni dal sisma le squadre straniere di ricerca e soccorso provenienti da 34 Paesi hanno iniziato a lasciare il Nepal: è stato il portavoce del ministero degli Interni, Laxmi Dhakal, a dire che molte squadre se ne sono già andate. “Siamo molto grati del loro lavoro – ha detto il portavoce del ministero – ma secondo gli standard internazionali la fase di ricerca dei superstiti termina dopo sette giorni. Il governo ha già chiesto al ministero degli Esteri di inoltrare le richieste alle rispettive ambasciate”. “Se sono in grado di rimuovere le macerie possono rimanere. Altrimenti c'è poca speranza di trovare altri sopravvissuti”, ha aggiunto il portavoce. Per quanto riguarda i sopravvissuti al sisma, gli ultimi due “miracoli” in Nepal risalgono a ieri: due persone, un uomo di 60 anni e una suora di 23, sono stati estratti vivi dalle macerie di due edifici dai villaggi di Sirdibas e Chhekampar nel distretto di Gorkha.

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