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Tav, Luigi Di Maio rassicura i 5Stelle: “Non metto in discussione il no all’opera”

Il vicepremier Luigi Di Maio, intervenuto a Montecitorio all’assemblea dei gruppi parlamentari, si è rivolto ai deputati e senatori pentastellati, insieme al ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli: “Non sono disposto a mettere in discussione il “No” alla Tav”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il vicepremier e capo politico del M5s Luigi Di Maio è intervenuto durante l'assemblea dei gruppi parlamentari, convocata per discutere il dossier Tav: "Non sono disposto a mettere in discussione il ‘No' alla Tav". Di Maio ha ripetuto ancora una volta la posizione del Movimento sulla realizzazione dell'alta velocità Torino-Lione, dopo che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi di oggi pomeriggio, ha preso per la prima volta una posizione netta, nel tentativo di superare lo stallo politico che si è creato nella maggioranza giallo-verde: "In linea di massima ci sono ragioni che spingono a favore dell'opera: la riduzione del traffico stradale, l'impatto ambientale, la limitazione dell'inquinamento acustico. Però ci sono elementi negativi che superano quelli positivi: i flussi del trasporto sarebbero inferiori rispetto ai precedenti calcoli. E questo dato fa pendere l'ago verso il no all'opera", ha detto oggi il presidente del Consiglio.

Il leader del M5S ha poi ribadito: "Per me fa fede l'analisi del ministero delle Infrastrutture, che dice che è negativa l'opera". I deputati e senatori M5s hanno risposto con un lungo applauso. Il governo però non ha ancora sciolto la riserva sui bandi di gara che dovrebbero essere pubblicati lunedì, pena la perdita di 300 milioni di euro di fondi Ue. "Per noi i bandi devono essere sospesi proprio perché stiamo ridiscutendo l'opera, come previsto dal contratto", ha ripetuto Di Maio.

"Lo stato di avanzamento dei lavori definitivi è zero. La Francia non ha alcuna intenzione di finanziare la sua tratta prima del 2038. Cade quindi la motivazione per finanziare il tunnel di base. Siamo noi col nostro sforzo ad aver finora garantito a Telt che partano i bandi", ha spiegato ancora una volta il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli.

Nel contratto di governo è stata inserita la ridiscussione dell'opera, ma la Lega insiste sull'importanza che venga realizzata. Una crisi di governo non sarebbe all'orizzonte, ha assicurato il premier Conte. Ma a sentire questa sera il capogruppo dei senatori M5s Stefano Patuanelli qualche dubbio viene: "Se c'è Tav non c'è più governo, se non c'è Tav ci sarà ancora governo". 

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