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Tap, per il ministro Costa il gasdotto si può fare: “Non sono emerse irregolarità”

È arrivato il parere del ministero dell’Ambiente Sergio Costa sulla Valutazione di impatto ambientale rilasciata dallo scorso governo sul progetto Tap: “Abbiamo valutato se tutte le autorizzazioni fossero state emesse a norma di legge” Ora la palla passa al presidente del Consiglio Conte che dovrà esprimere le sue valutazioni.
A cura di Annalisa Cangemi
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Brutte notizie per i comitati ‘No Tap' e per il sindaco di Melendugno Marco Potì sul gasdotto Tap è arrivato il verdetto del ministero dell'Ambiente Sergio Costa"In data odierna ho trasmesso al premier Giuseppe Conte le valutazioni di legittimità svolte dal ministero dell'Ambiente sulla Valutazione di impatto ambientale rilasciata dallo scorso governo sul progetto Tap. Anche nei punti contestati non sono emersi profili di illegittimità, indipendentemente dal merito, in quanto la Commissione Via – unico soggetto titolato a pronunciarsi – ha ritenuto ottemperate le prescrizioni", ha fatto sapere il ministero in un comunicato. La ministra per il Sud Barbara Lezzi ha già spiegato in più occasioni – l'ultima alla kermesse pentastellata di Circo Massimo – che il M5S non potrà mantenere la promessa, fatta in campagna elettorale, di bloccare l'opera, perché i costi sarebbero troppo elevati. Ora la palla passa all'esecutivo e al premier Giuseppe Conte, che dovrà decidere.

"La valutazione fatta dal Ministero dell'Ambiente esula dal mio pensiero personale e dal mio convincimento politico, se l'opera sia giusta o no – ha spiegato Costa – Ma nella fase attuale ogni valutazione da parte del Ministero deve essere fatta solo ed esclusivamente sulla base del principio della legittimità degli atti e non sul merito tecnico dei medesimi, in quanto non consentita dall'Ordinamento".

"Il lavoro è durato ininterrottamente per più giorni – prosegue Costa – durante i quali sono state esaminate oltre mille pagine di documenti e c'è stata anche una nuova interlocuzione con Ispra su alcuni aspetti delle varie fasi della procedura. È bene sottolineare che parliamo di un procedimento già autorizzato e concluso nel 2014, su cui si è espresso il Consiglio di Stato con sentenza 1392 del 27 marzo 2017, confermandone definitivamente la legittimità. Tuttavia, come è stato detto, abbiamo ascoltato tutte le osservazioni provenienti dal territorio, sia dai portavoce del Movimento 5 Stelle sia dal comune di Melendugno. Abbiamo valutato se tutte le autorizzazioni fossero state emesse a norma di legge. Il risultato di questo lavoro è ora nelle mani del Presidente del Consiglio per le opportune valutazioni che il governo dovrà esprimere".

"Ricordiamo che l'opera è stata già autorizzata dal precedente governo e che i ricorsi sulle autorizzazioni già in passato non hanno trovato gli esiti giudiziari sperati dai cittadini – ha detto ancora il ministro – In questo percorso, nella fase finale, è arrivato il nostro governo. Abbiamo in particolar modo riesaminato quelle prescrizioni che, secondo i rilievi provenienti dai territori, non sarebbero state ottemperate. Ricordiamo che la Valutazione di impatto ambientale è stata rilasciata sul progetto definitivo che, per sua natura, è suscettibile di adattamenti in fase esecutiva, e pertanto le prescrizioni possono essere aggiornate via via che in tale ultima fase dovessero emergere nuove e mutate situazioni". 

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