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Stretta sulla prostituzione, a Firenze multe per i clienti: puniti anche con l’arresto

Novità per la lotta alla prostituzione in Italia. Il sindaco Pd Dario Nardella, ha firmato ieri un’ordinanza, in vigore da oggi 15 settembre a Firenze, che istituisce sanzioni per i clienti: si rischia fino a tre mesi di carcere.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha approvato in un'ordinanza un nuovo regolamento anti-prostituzione. "Un passo avanti, non una soluzione" ha detto il sindaco. Grazie al potere conferito ai sindaci dal decreto Minniti sulla sicurezza, l'ordinanza per il contrasto alla prostituzione, in vigore da oggi, prevede che a pagare siano i clienti, tramite il pagamento di sanzioni, e in alcuni casi potranno essere puniti anche con l'arresto. La novità prevede controlli intensivi, per limitare il campo d'azione della criminalità organizzata.

L'ordinanza stabilisce il pagamento di una multa fino a 206 euro e un arresto fino a tre mesi. I cittadini che non rispetteranno l'ordinanza possono essere sanzionati in virtù dell'articolo 650 del codice penale, che punisce chi non rispetta una disposizione sulla sicurezza emanata dalla pubblica autorità. Per essere puniti basta la semplice richiesta: non occorre cioè che sia stato consumato l'atto, ma verrà sanzionato anche chi avvicinerà una lucciola, offrendo del denaro, chiedendo o accettando di prestazioni sessuali. Saranno gli agenti, in divisa o in borghese, a verificare l'esistenza di un accordo tra il cliente e la prostituta. Non sono invece previste sanzioni per chi offre il servizio, ovvero cioè la prostituta, a meno che non siano state evidenziate altre ipotesi di reato. L'ordinanza sarà valida in tutta la città, e non solo in quelle strade in cui di solito si concentra il fenomeno.

"Guardiamo al vergognoso mercato, alla vergognosa industria della prostituzione – dice Nardella – che arricchisce la criminalità organizzata italiana e straniera. Tanta gente chiacchiera: noi ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo adottato un provvedimento. Ieri ne ho parlato con alcuni sindaci alla festa nazionale dell'Unità di Imola e su questo ho visto grande attenzione". 

L'ordinanza di Nardella è stata accolta con entusiasmo da Giovanni Paolo Ramonda, presidente della Comunità Giovanni XXIII, che ha detto "I veri uomini non pagano per il sesso". Questo è lo slogan lanciato da Ramonda, che gestisce la comunità fondata da don Oreste Benzi, il sacerdote che per primo ha denunciato in Italia la prostituzione.

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