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Casa Crespi, dove si trova e come è fatta la dimora anni Trenta donata al Fai

Casa Crespi è la dimora storica donata al Fai. Al suo interno i visitatori troveranno sculture, dipinti, libri antichi. Aprirà al pubblico nel 2026.
A cura di Giusy Dente
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Villa Crespi
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Il Fai – Fondo per l’Ambiente Italiano ha appena acquisito due nuove case milanesi: Casa Crespi in via Andrea Verga e Casa Livio – Grandi in via Olivetani. Le due dimore storiche entrano dunque a far parte del circuito delle case museo di Milano, aggiungendosi alla casa museo Poldi Pezzoli, al Museo Bagatti Valsecchi, a Villa Necchi Campiglio e alla Casa museo Boschi Di Stefano. Le due new entry apriranno al pubblico nel 2026.

Casa Crespi
Casa Crespi

Come è arredata Casa Crespi

Casa Crespi si trova tra via Verga e via Giovio, di fronte alla Chiesa di San Francesco al Fopponino. La sua costruzione risale agli anni Venti, opera dell'ingegner Erminio Alberti su progetto di Gio Ponti. È stata realizzata per l'imprenditore Fausto Crespi, che vi ha abitato con moglie e figli a partire dal 1931. Nel tempo è rimasta intatta, ne è stata preservata la bellezza degli arredi e dei preziosi cimeli al suo interno.

Casa Crespi
Casa Crespi

Vi trovano posto sculture del Quattrocento, quadri del Seicento, libri e strumenti musicali antichi, capolavori di antiquariato, incisioni, libri. C'è anche un ciclo pittorico di Francesco Tabusso, comprendente anche una enorme pala d’altare. Dai Crespi, la casa è passata prima a Riccardo Livio e poi dal 2011 è andata in eredità ai fratelli Laura, Edoardo e Filippo Grandi, che oggi l'hanno donata al Fai. L'Assessore alla Cultura Filippo Del Corno ha definito questo gesto "un regalo a tutta la città".

Casa Crespi
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Cosa ospiterà Casa Crespi

Casa Crespi è stata donata al Fai dai nipoti dei fratelli Crespi. La dimora storica ospiterà al primo piano l'intera Collezione Bagutta, acquisita e donata al Fai da Gianfelice Rocca e sua moglie Martina Fiocchi Rocca. Si tratta del sostanzioso corpus di disegni che decoravano la storica Trattoria Bagutta, quella dove nel 1926 Riccardo Bacchelli diede vita al Premio Bagutta, antichissimo premio letterario italiano.

Casa Crespi
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Nelle serate del premio era consuetudine che l'artista Mario Vellani Marchi realizzasse dei disegni dei presenti, con relative firme: la galleria si compone di immagini di Eugenio Montale, Giorgio de Chirico, Indro Montanelli, Carlo Levi. Accanto a questa esposizione verranno organizzate anche iniziative culturali, in particolare dedicare alla musica, grande passione dei fratelli Alberto e Gianpaolo Crespo. In casa trovano infatti posto un imponente organo a 1500 canne, un pianoforte Steinway a coda e il raro clavicembalo Neupert.

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